Monica Vitti: il saluto di Roma

L’omaggio della Capitale inizia il 4 febbraio, con la camera ardente in Campidoglio, dalle 10 alle 18. Le esequie sabato 5 nella Chiesa degli Artisti

Un’icona indiscussa del cinema italiano ma anche «un’innamorata pazza di Roma», come lei stessa si definiva, dove era nata il 3 novembre 1931, col nome di Maria Luisa Ceciarelli. Monica Vitti, 90 anni, è morta ieri, 2 febbraio, nella Capitale, dopo una lunga malattia. E la Capitale le restituisce l’affetto e l’ammirazione. «Roma, la sua città, la piange insieme a tutto il Paese e le renderà omaggio come merita una stella», scrive su Twitter il sindaco Roberto Gualtieri, definendo Monica Vitti «una delle più grandi attrici italiane, una donna straordinaria che ha segnato la storia del cinema con interpretazioni memorabili».

Sarà il Campidoglio dunque a ospitare la camera ardente per l’attrice. La Sala della Protomoteca aprirà le porte per l’omaggio di amici, colleghi dello spettacolo, romani e turisti, domani, 4 febbraio, dalle 10 alle 18 e sabato 5 dalle 10 alle 13. Nel pomeriggio di sabato poi, saranno celebrate le esequie, alle 15, nella Chiesa degli Artisti, a piazza del Popolo. «La sua voce particolare e il suo talento vivranno ancora in noi e nella nostra memoria collettiva», commenta la presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli su Facebook. Affidato a Twitter invece il “saluto” di Miguel Gotor, assessore capitolino alla Cultura: «Una delle protagoniste assolute del cinema italiano, amatissima dal pubblico per il suo talento e per la sua simpatia irresistibile. Ciao Monica, Roma non ti dimenticherà mai». Via social anche il commiato del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Se ne va una leggenda, Monica Vitti. Unica, indimenticabile, resterà sempre nel cuore degli italiani», si legge in un post su Facebook.

«Profondo cordoglio» per la morte dell’attrice anche da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi. «Attrice di grande ironia e di straordinario talento – scriveva ieri in una nota -, ha conquistato generazioni di italiani con il suo spirito, la sua bravura, la sua bellezza. Ha dato lustro al cinema italiano nel mondo. Al marito Roberto Russo e a tutti i suoi cari, le condoglianze del governo». E dalle fila dell’esecutivo, anche il ministro della Cultura Dario Franceshini ha rivolto il suo addio a Monica Vitti, «regina del cinema italiano. Oggi – le sue parole alla notizia della morte –  è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana».

3 febbraio 2022