Morto lo scrittore ceco Milan Kundera

94 anni, era uno dei massimi rappresentanti del romanzo di fine ‘900. Nel 1975 il trasferimento a Parigi. Nel 1984 il successo de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

È morto ieri, 11 luglio, a Parigi lo scrittore ceco Milan Kundera, uno dei massimi rappresentanti del romanzo della fine del Novecento. Nato a Brno il 1° aprile 1929, si era traferito nella Capitale francese dal 1975, ottenendo la cittadinanza 6 anni dopo, nel 1981, grazie all’interessamento del presidente francese Francois Mitterand. Poeta, ma anche saggista e drammaturgo, Kundera – laureato alla Scuola di Cinema di Praga – si è dedicato anche alla musica, al jazz in particolare, e al teatro. Il suo primo grande successo fu “Lo scherzo”, del 1967, seguito da “Il valzer degli addii”, quindi nel 1984 il successo planetario de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Scritto originariamente in ceco, ma pubblicato per la prima volta in Francia nel 1984, in Italia, è uno dei libri più venduti nella storia della casa editrice Adelphi. Ambientato a Praga, intorno al 1968, racconta la storia di quattro personaggi, due uomini e due donne, legati da diverse relazioni.

Iscritto al Partito Comunista a 19 anni, ancora studente, nel 1948, ne fu espulso due anni dopo, a motivo di alcune critiche alla sua politica culturale contenute in una lettera a lui indirizzata da un amico. Riammesso nel 1956, ne divenne un punto di riferimento importante, fino al 1968, quando si schierò apertamente a favore della “Primavera di Praga”. Fu quindi costretto a lasciare il suo posto di docente e, nel 1970, venne nuovamente espulso dal partito. Dopo la Primavera di Praga, le sue opere furono proibite in Cecoslovacchia. Di qui la scelta di scrivere i suoi romanzi più recenti in francese, senza concedere a nessuno i diritti di traduzione in lingua ceca.

In Francia ha insegnato alle Università di Rennes e di Parigi, dove ha vissuto fino alla morte con la moglie, Vera Hrabanková. Numerosi i riconoscimenti ottenuti nella sua lunga carriere: nel 1973 il Prix Médicis, nel 1978 il Premio Mondello, nel 1981 l’American Common Wealth Award alla carriera, nel 1985 il Jerusalem Prix, nel 1987 il Premio di Stato austriaco per la letteratura europea, nel 1987 il Nelly-Sachs-Preis, nel 1990 la Legion d’onore della Repubblica francese, nel 1991 l’Independent Foreign Fiction Prize, nel 1994 il Jaroslav-Seifert-Prize, nella 1995 la Medaglia al Merito della Repubblica Ceca, nel 2000 il Premio Herder, nel 2001 il Gran premio di letteratura dell’Accademia francese. Un anno fa, aveva donato tutti i suoi libri e il suo archivio privato alla Biblioteca regionale di Brno, sua città natale.

12 luglio 2023