Nasce alla Romanina il primo Giardino della Giustizia
Un piccolo bosco circolare con 27 querce dedicate ad altrettanti magistrati uccisi dalla malavita: da Scopelliti a Falcone a Borsellino e Morvillo, per citarne alcuni. Il sindaco Raggi: «Roma non arretra davanti alla criminalità»
Antonio Scopelliti e Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino. Sono solo alcuni dei 27 magistrati ai quali è dedicato il Giardino della Giustizia inaugurato ieri, 7 novembre, alla Romanina, all’interno del parco di viale Luigi Schiavonetti. Un piccolo bosco circolare con 27 querce intitolate ad altrettanti magistrati uccisi dalla malavita, ognuna con una targa in mano che ne ricorda il nome. Uomini e donne che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – intervenuto insieme al sindaco Virginia Raggi, all’assessore Pinuccia Montanari (Sostenibilità ambientale), al presidente della Commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco e a Monica Lozzi, presidente del VII municipio – ha definito «eroi che hanno combattuto contro il male anche senza avere uno stemma e un mantello, come gli eroi che conoscete di più, ma indossando una toga».
Ad ascoltare le parole del ministro, i bambini delle scuole di zona, a cui è stata dedicata la giornata, che insieme al ministro e al sindaco Raggi hanno seminato i papaveri all’interno del Giardino. «Una giornata meravigliosa, com’è meravigliosa la parola giustizia», il commento di Bonafede. «Abbiamo pensato questo Giardino proprio nel quartiere della Romanina, già citato dalle cronache per episodi di violenza e abusi – ha spiegato la prima cittadina della Capitale -, per ribadire che insieme alle autorità giudiziarie non abbassiamo lo sguardo. Oggi vogliamo dire che è forte la presenza delle istituzioni in in difesa della legalità. Roma – ha evidenziato – non arretra davanti alla criminalità».
8 novembre 2018