Onu, annegati in Libia almeno 90 migranti

Dieci corpi riportati dal mare sulle coste: 2 libici e 8 cittadini pakistani. Due sopravvissuti hanno nuotato fino a riva. La barca su cui viaggiavano si è capovolta nella mattina del 2 febbraio

La barca su cui viaggiavano si è capovolta questa mattina, 2 febbraio, al largo delle coste libiche: almeno 90 migranti sono morti annegati. Dieci corpi sono stati riportati dal mare sulle coste libiche: due libici e otto cittadini pakistani. Due sopravvissuti hanno nuotato fino a riva, mentre un altro è stato salvato da una barca da pesca. A diffondere la notizia è l’agenzia Onu per le migrazioni (Iom), la cui sede libica, informano, «sta lavorando per ottenere maggiori dettagli sulla tragedia e per vedere come assistere al meglio i sopravvissuti».

Intanto, finito gennaio la stessa agenzia Onu per le migrazioni conta le vittime nel Mediterraneo: 246 i morti in un mese, appena 8 in meno rispetto al gennaio 2017. 6.624 gli arrivi registrati attraverso il Mare Nostrum tra il 1° e il 31 gennaio, di cui 4.256 in Italia, 1.089 in Grecia, 1.279 in Spagna. In relazione al nuovo dramma di stamane, l’agenzia segnala che sta crescendo il numero di migranti pakistani in arrivo. Nel 2017, sono arrivati in Italia via mare 3.138 migranti pakistani dalla Libia, il 13° gruppo nell’elenco generale degli arrivi di migranti (119.369). «Quest’anno – registrano dallo Iom – sono già la terza nazionalità più alta finora, con circa 240 persone che hanno raggiunto l’Italia a gennaio».

Nei giorni scorsi si sono anche verificati due casi in cui imbarcazioni partite dalla Libia sono state riportate indietro: due gommoni con 252 persone il 31 gennaio e altre 23 persone nel pomeriggio di ieri, 1° febbraio. Le persone sono state assistite da personale Iom. Tra loro anche una donna a pochissimi giorni dal parto. I 246 morti di gennaio, il secondo mese con più morti da giugno 2017, «indicano la casualità del pericolo lungo questo trafficato corridoio migratorio». A dicembre 2017 i morti erano stati 23, il numero più basso da gennaio 2014. Dallo Iom precisano ancora che «le morti nel Mediterraneo orientale sono diminuite drasticamente con il calo degli arrivi».

 

2 febbraio 2018