Papa in Belgio, i vescovi: «Sorpresa e grande gioia»

La visita dal 26 al 29 settembre, nell’ambito del 600° anniversario delle due università di Lovanio. «Occasione molto speciale: viene a incontrare anche il mondo intellettuale»

«La Chiesa cattolica del Belgio è molto grata a Papa Francesco per questa visita eccezionale». L’arcivescovo di Bruxelles Luc Terlinden dà voce ai sentimenti della comunità cattolica del Belgio, dopo che ieri, 20 maggio, la Santa Sede ha annunciato la visita del pontefice nel Paese, dalla serata di giovedì 26 settembre fino a domenica 29. E parla di una sorpresa «particolarmente piacevole» e di «una grande gioia».

In una nota diffusa dalla Conferenza episcopale belga si ricorda che lo stesso Bergoglio aveva annunciato in un’intervista rilasciata lo scorso autunno l’intenzione di rispondere positivamente all’invito delle autorità civili ed ecclesiastiche del Paese a recarsi in Belgio in occasione del 600° anniversario delle Università cattoliche di Louvain e di Louvain-la-Neuve. Terlinden, ex studente di entrambi gli atenei, parla di «sorpresa», tanto più per il fatto che «il Papa visita pochissimi Paesi europei, e ancor meno in Europa occidentale. Non ce lo aspettavamo davvero. Ma allo stesso tempo – aggiunge – penso che Papa Francesco desiderasse venire in Belgio da molto tempo», e ricorda la sua conoscenza con diversi belgi nei suoi anni giovanili in Argentina. «Penso che sia stato soprattutto il suo cuore a parlare. Ma soprattutto – sono ancora le parole del presule -, non dimentichiamo che questa visita rientra nella celebrazione del 600° anniversario delle nostre due università di Lovanio. Si tratta quindi di un’occasione molto speciale, poiché il Papa viene a incontrare anche il mondo intellettuale e scientifico del nostro Paese e, per estensione, la società belga e le sue diverse componenti».

In fase di definizione il programma della visita. La Conferenza episcopale belga intano ha istituito un comitato nazionale per prepararla adeguatamente, presieduto dall’ambasciatore onorario Alexis Brouhns che lavorerà in stretta collaborazione con i diversi partner (Conferenza episcopale, Nunziatura, Affari esteri, le due università). L’ambasciatore Brouhns coordina anche le sottocommissioni specifiche dell’organizzazione, vale a dire la preparazione logistica guidata da Patrick du Bois; la componente pastorale e liturgica guidata dal vicario generale della diocesi di Liegi Eric de Beukelaer; la comunicazione guidata dal portavoce della Conferenza episcopale belga Geert De Kerpel. Non appena il programma sarà definito, informazioni dettagliate saranno comunicate online, sul sito dedicato, sul quale è possibile prenotare anche la partecipazione alla celebrazione della Messa di chiusura, nella mattina della domenica.

21 maggio 2024