Per Ilaria Salis arresti domiciliari in Ungheria
L’annuncio dato dal ministro degli Esteri Tajani durante il Question Time alla Camera. Le reazioni della politica: «Una prima, ottima notizia». Cucchi: «Non è finita»
«Annuncio la decisione del Tribunale del Riesame ungherese che ha concesso gli arresti domiciliari a Ilaria Salis, che potrà dunque essere ai domiciliari in Ungheria». Lo ha detto ieri, 15 maggio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante il Question time alla Camera.
«Vorrei manifestare la mia soddisfazione per la notizia che abbiamo appena ricevuto della concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis», ha detto nel suo intervento il ministro della Giustizia Carlo Nordio. «La notizia che a Ilaria Salis siano stati concessi gli arresti domiciliari è un sollievo. Ed è la dimostrazione che quella della famiglia, dei legali e di tutti coloro che in questi mesi sono stati al fianco di Ilaria non era una richiesta né assurda né infondata – il commento di Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo -. Ilaria Salis può finalmente riabbracciare i suoi familiari, ma non è finita qui. Il governo si assicuri che la nostra concittadina possa avere un processo giusto e che non diventi il capro espiatorio per soddisfare le posizioni di ultra destra dei supporter di Orbàn».
«Dopo più di quindici mesi di violazioni dei diritti, Ilaria Salis è pronta a lasciare il carcere di Budapest. Rimarrà in Ungheria, agli arresti domiciliari. Non è finita. Ma questa è una prima ottima notizia. E poi dicono che il caos mediatico non funziona», scrive sui social la senatrice Avs Ilaria Cucchi.
16 maggio 2024