Pillola abortiva, Forum famiglie: «Tutelare la salute delle donne»

La presidente del Lazio Balsamo interviene dopo l’annuncio della delibera della Regione Lazio, che ha recepito le linee guida del ministero della Salute sull’interruzione di gravidanza con metodo farmacologico

«È impensabile licenziare l’aborto a domicilio con tanta facilità e consentire che si possa acquistare la pillola dei 5 giorni dopo senza la ricetta medica. Non si tratta di un mal di testa ma di vita umana!». La presidente del Forum famiglie Lazio Alessandra Balsamo interviene senza mezzi termini, dopo l’annuncio della delibera della Regione Lazio che ha recepito le linee guida del ministero della Salute – datate agosto 2020 – per garantire la Ru486 anche fuori dal ricovero ospedaliero, attraverso i consultori territoriali.

La notizia è di qualche giorno fa: la determina regionale propone di «rimuovere gli ostacoli all’accesso alla metodica farmacologica, nell’ottica di assicurare a tutte le donne che richiedono l’interruzione volontaria della gravidanza un servizio che tenga conto dei dati basati sulle evidenze scientifiche e rispettoso dei loro diritti». In concreto, viene dunque garantita alle donne la possibilità di scelta «tra regime di ricovero e regime ambulatoriale».

Per Balsamo, «l’aborto non può essere affrontato solo come un fatto privato a carico della donna che sceglie di assumere un farmaco nel silenzio della sua casa, o peggio in un bar». Il rischio è quello di «banalizzare un evento drammatico che può portare a gravi ripercussioni psicologiche, soprattutto quando a sceglierlo è un’adolescente inconsapevole di cosa significhi veramente un’interruzione di gravidanza». La presidente annuncia quindi la nascita di un’apposita commissione, interna al Form famiglie Lazio, che «metterà al centro l’importanza di un’adeguata e corretta informazione alle donne e soprattutto alle adolescenti, mediante un protocollo d’intesa con varie categorie professionali, ad esempio farmacisti e medici di base».

4 febbraio 2021