Ponte sullo Stretto: le associazioni con don Ciotti
Dopo l’attacco del ministro Salvini (Infrastrutture) al fondatore di Libera per aver messo insieme «cosche e coste», la nota che esprime «solidarietà e vicinanza»
«Esprimiamo solidarietà e vicinanza a don Luigi Ciotti dopo gli insulti che gli ha rivolto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Estrapolare una frase dal contesto generale nel quale è stata pronunciata può, in talune circostanze, deviare il significato delle cose, fino a legarle a logiche e usi impropri». Anpi, Arci, Acli, Greenpeace e Wwf intervengono con un comunicato congiunto in merito alle affermazioni di Salvini nei confronti del fondatore e presidente di Libera, riportate dalla stampa.
Il contesto è un incontro nella Locride, per la presentazione di un libro, nel quale don Ciotti ha parlato di una «politica smemorata», di «segnali che diventano inquietanti» in relazione a decisioni prese su quelli che «sono stati pilastri» dell’antimafia che «oggi vengono messi fortemente in discussione». Giustizia, autonomia differenziata, politiche sociali e giovanili: pesa le parole, il sacerdote. E quando parla del Ponte sullo Stretto, afferma che «non unirà solo due coste, ma certamente due cosche». Un allarme, il suo, sugli “appetiti” della mafia per le grandi opere, già pronunciato in passato e ripetuto, nella Locride, soprattutto pensando ai giovani, nel ventennale della marcia “I sentieri della memoria”, in ricordo di ricordo di Lollò Cartisano e di tutte le vittime innocenti calabresi.
Parole accolte con sdegno dal ministro Salvini, che, attaccando don Ciotti come «un signore in tonaca», ha parlato del ponte sullo Stretto come della «più grande operazione antimafia dal dopoguerra a oggi», definendo quella del sacerdote «un’affermazione di un’ignoranza, una superficialità senza confini. È una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di italiani». Diametralmente opposto il parere delle associazioni. «Dopo aver ricostruito le circostanze per le quali il ministro Salvini ha duramente attaccato il presidente di Libera appellandolo come un “signore in tonaca” che mette insieme “cosche e coste” offendendo milioni di cittadini calabresi e siciliani – si legge nella nota che firmano insieme – esprimiamo la nostra piena solidarietà e il ringraziamento a don Luigi Ciotti per l’impegno instancabile che profonde nella lotta alle mafie e per l’affermazione della legalità. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, prima di scagliarsi contro una persona a cui il Paese deve molto, avrebbe fatto bene a informarsi meglio sulle circostanze e il contesto in cui don Luigi ha pronunciato la frase che gli viene contestata».
Per le realtà che hanno voluto schierarsi con il fondatore di Libera, insomma, «a essere ignoranti, volgari e superficiali sono le parole di un ministro della Repubblica che ignorando il disastro delle mobilità nel Mezzogiorno, a partire dai ritardi drammatici della rete ferroviaria in Sicilia e Calabria, oltre all’emergenza climatica che devasta il Paese, rilancia con superficialità il progetto di un fantasmagorico e costosissimo Ponte sullo Stretto, usando toni volgari nei confronti di chi spende la sua vita contro le mafie, molto più concretamente di quanto abbia mai fatto Salvini nella sua carriera politica».
26 luglio 2023