Previsioni economiche Ue: segnali di ripresa per l’Italia
Il commissario Gentiloni: «Necessarie le riforme del Recovery Plan», che dovrebbero condurre l’economia «su un percorso di robusta espansione»
Illustrate ieri, 12 maggio, a Bruxelles dal commissario Paolo Gentiloni le Previsioni economiche di primavera, con la buona notizia di segnali di ripresa per l’economia europea, e con essa per quella italiana. Stando ai dati presentati, sia l’Ue27 che l’area dell’euro (17 Stati) dovrebbero crescere oltre il 4% sia nel 2021 che nel 2022. Un “rimbalzo” significativo rispetto alla traumatica perdita del 2020, e più complessivamente un segnale di fiducia a economia, imprese, risparmiatori e consumatori.
«Vaccinazioni e allentamento delle restrizioni aprono la strada alla forte ripresa dell’economia italiana nella seconda metà del 2021», secondo le Previsioni della Commissione per l’Italia. In particolare, «gli investimenti sostenuti dall’Ue» con il Recovery Plan, dovrebbero condurre l’economia nazionale «su un percorso di robusta espansione, che dovrebbe consentire alla crescita di tornare al livello pre-pandemia entro la fine del 2022». Il Prodotto interno lordo italiano infatti è dato al 4,2% nel 2021 e 4,4% nel prossimo anno. Resterà il peso di un enorme debito pubblico, che sfiora il 160% del Pil, pur iniziando a decrescere lentamente già nel 2022. Il deficit quest’anno toccherà l’11,7%, per tornare entro il 5,8 nel 2022.
Gentiloni ha parlato, per l’Italia, di «previsioni di crescita positive e incoraggianti, dopo una recessione significativa nel 2020», anche se la sfida principale «sarà nei prossimi mesi e anni l’attuazione dei programmi di riforma e investimenti che stiamo discutendo del Recovery. Solo l’attuazione di un piano di questa ambizione – ha avvertito – può rendere la crescita prolungata e duratura».
Guardando quindi al contesto europeo, il commissario ha espresso cinque “messaggi-chiave” . Anzitutto, «l’economia dell’Ue è destinata a crescere vigorosamente quest’anno e il prossimo – ha osservato -. La recrudescenza della pandemia e la necessità di inasprire le restrizioni relative alla salute hanno determinato un inizio anno debole ma il ritmo più veloce delle vaccinazioni negli ultimi mesi dovrebbe consentire un ulteriore allentamento delle restrizioni nella seconda metà dell’anno e consentire quindi all’economia di riprendersi». In secondo luogo, «si prevede che l’occupazione aumenterà l’anno prossimo e la disoccupazione diminuirà». Ma «sappiamo che la disoccupazione giovanile è aumentata, quindi il rischio di cicatrici, con un peggioramento della povertà, dell’esclusione sociale e della disuguaglianza, è molto reale. Quando presentiamo previsioni complessivamente positive, non dobbiamo dimenticarlo».
Il terzo messaggio è dedicato alle misure fiscali, che «hanno protetto l’economia e aperto la strada alla ripresa». E ancora, «l’inflazione – è il quarto punto – dovrebbe raggiungere il picco quest’anno sotto l’impatto di alcuni fattori transitori, come il forte aumento dei prezzi del petrolio». Quinto, «l’incertezza che circonda le prospettive economiche europee rimarrà elevata. Nel complesso, i rischi, correlati a fattori sia epidemiologici che economici, sono considerati sostanzialmente bilanciati».
Nelle parole di Gentiloni, «gli effetti di Next Generation Eu inizieranno a farsi sentire quest’anno e il prossimo, ma il lavoro che ci aspetta è considerevole – a Bruxelles e nelle capitali nazionali – se vogliamo sfruttare al meglio questa opportunità storica. E naturalmente sarà fondamentale, per la salute dei nostri cittadini e delle nostre economie, mantenere stabile il ritmo, ora sostenuto, delle vaccinazioni nell’Ue. È quindi giunto il momento di rimboccarci tutti le maniche».
13 maggio 2021