Quando la cultura d’impresa nasce dalle università
Assegnati i riconoscimenti del Premio nazionale per l’innovazione, alla 19ª edizione. Il ministro Messa: «Introdurre tutti i metodi per stimolare l’imprenditorialità nei giovani»
Si è conclusa venerdì 3 dicembre la 19ª edizione del Premio nazionale per l’innovazione, il riconoscimento istituito nel 2003 da PniCube, l’associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition, e ospitato quest’anno dall’Università di Roma Tor Vergata – con Avvenire come media partner -, grazie al sostegno di Regione Lazio, Lazio Innova e Unindustria. Sedici i team finalisti che, con i loro innovativi progetti di impresa hi-tech italiani nati dalle università e dagli enti pubblici di ricerca, si sono contesi i quattro premi settoriali di 25mila euro ciascuno – Iren cleantech&energy, Information and communication technologies, Industrial e Life Sciences-MEDTech -, oltre che il titolo di vincitore assoluto. Quest’ultimo è stato assegnato, insieme al premio Cleantech, a Sinergy Flow, progetto milanese che propone una tecnologia di accumulo energetico a basso costo e altamente competitiva per contribuire a rendere reale la transizione energetica.
«Abbiamo di fronte sfide fondamentali, come il cambiamento climatico e la competitività – ha dichiarato Alessandro Grandi, presidente di PniCube -. I progetti presentati dimostrano di essere in grado di fornire un contributo determinante a queste sfide, con soluzioni concrete». Gli fa eco Paola Paniccia, coordinatrice del Pni 2021 per l’ateneo di Tor Vergata e della Start Cup Lazio, business plan competition regionale: «Le startup nate dalla ricerca sono un importante fattore di cambiamento, per questo è importante creare opportunità», ha commentato, sottolineando «la necessità di lavorare sempre di più per eliminare il gap con l’imprenditorialità femminile».
L’iniziativa, nata per diffondere la cultura d’impresa in ambito universitario, è stata anche l’occasione per confrontarsi con esponenti delle istituzioni, come il ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa, che ha evidenziato quanto sia «fondamentale introdurre tutti i metodi possibili per stimolare l’imprenditorialità nei giovani, soprattutto oggi che le tipologie di lavoro sono fluide». Anche per il governatore del Lazio Nicola Zingaretti «bisogna lavorare sulla creazione di un ecosistema a favore delle startup».
Cinque, in tutto, i team vincitori di Start Cup Lazio, che si sono guadagnati l’accesso diretto alla competizione. Di questi, due sono arrivati in finale: si tratta di myBiros, startup che propone una tecnologia in grado di estrarre automaticamente informazioni da documenti stampati e scritti a mano, eliminando ogni forma di immissione di dati da parte del lavoratore; e BioLT BIOactive Liposome Therapeutics, innovazione in ambito sociosanitario incentrata sullo sviluppo di liposomi bioattivi da associare a farmaci antibiotici per la generazione di nuove o più efficaci e ulteriormente brevettabili soluzioni terapeutiche ad azione antimicrobica.
«L’intelligenza artificiale di myBiros, nata nel 2018 da un progetto di ricerca a Roma Tre, funge da supporto all’umano che di regola svolge un task macchinoso, offrendo come benefici risparmio di tempo e riduzione dei costi – spiega a Roma Sette Lucrezia Guidone, del team -. Abbiamo chiuso già un primo contratto e ottenuto un investimento. Ora auspichiamo di crescere sul mercato il più velocemente possibile». Nasce da ricerche universitarie anche BioLT, il cui obiettivo è «contrastare l’emergenza delle malattie infettive farmacoresistenti – sottolinea il professore Maurizio Fraziano, coordinatore del team di Tor Vergata -. I liposomi che costruiamo non sono soltanto dei sistemi di veicolo di farmaci ma agiscono anche sul sistema immunitario potenziandone la risposta antimicrobica. I risultati ottenuti sono eclatanti». Le altre startup del Lazio che hanno preso parte al Pni aggiudicandosi premi speciali sono Pixies, che propone un sistema per la pulizia autonoma dei contesti urbani; e 3D Pinking, volta all’erogazione di servizi di ingegneria per la produzione di stampati 3D in Peek.
6 dicembre 2021