Russia: l’attivista Navalny condannato a 9 anni di carcere duro

Comminata anche una multa di 1,2 milioni di rubli. L’accusa: frode e diffamazione. Il tweet: «Il miglior sostegno per me e gli altri prigionieri politici sono le azioni contro il regime ingannevole di Putin»

9 anni di carcere duro e una multa di 1,2 milioni di rubli. Questa la pena comminata dal tribunale distrettuale Lefortovsky di Mosca all’attivista Aleksej Navalny, letta oggi, 22 marzo, al termine del processo dal giudice Margarita Kotova. L’accusa: frode e diffamazione.

Il processo si è svolto nella Colonia correttiva numero 2 a Pokrov, nella regione di Vladimir (circa 100 chilometri a est di Mosca), dove Navalny si trova da 428 giorni, e dove sta scontando una pena di due anni e mezzo. Il pubblico ministero Nadezhda Tikhonova aveva chiesto una condanna a 13 anni in regime di carcere duro. «Sono molto grato a tutti per il sostegno – ha scritto su Twitter dopo la condanna -. Ma il miglior sostegno per me e per gli altri prigionieri politici non è la simpatia e le parole gentili ma le azioni. Qualsiasi azione contro il regime ingannevole e ladro di Putin. Qualsiasi opposizione a questi criminali di guerra».

Intanto la Fondazione anticorruzione, creata dallo stesso Navalny, diventa un’organizzazione internazionale a cui l’attivista afferma di devolvere parte del Premio Sacharov 2021 assegnato dal Parlamento europeo. «I cittadini dell’Ue attraverso i loro rappresentanti mi hanno conferito questo premio per la lotta alla corruzione – le sue parole -. Sono grato e destino a loro i soldi per continuare questa lotta».

Fonti di informazione russa fanno sapere che all’uscita dall’aula anche gli avvocati difensori di Navalny Olga Mikhailova e Vadim Kobzev sono stati arrestati dalla polizia.

22 marzo 2022