San Tommaso Moro: in mostra il “potere politico” secondo i giovani

L’esposizione inaugurata con il ministro Marianna Madia e il vescovo Gianrico Ruzza. In sei stanze, le sei parole chiave in cui viene declinato il servizio al bene comune. Visitabile fino al 27 ottobre

«Il potere politico va inteso sempre e solo come bene comune e servizio collettivo e mai come autotutela. San Tommaso Moro ce lo ricorda. La sua eredità culturale è nella nostra quotidianità, nella democrazia, nei diritti, nella laicità dello Stato, nella libertà religiosa. Voi siete stati capaci di trasformare i vostri pensieri in concretezza». Il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia si è rivolto così agli universitari della parrocchia di San Tommaso Moro, ieri, mercoledì 18 ottobre, prima di tagliare il nastro che ha aperto la mostra “MORE – Chiamati al più possibile”. Subito dopo, la benedizione impartita dal segretario generale del vicariato, il vescovo Gianrico Ruzza.

Il percorso espositivo è stato realizzato in sei stanze allestite nei locali parrocchiali. A ciascuna di essa è stata associata una parola chiave: impegno, coraggio, bene comune, persona umana, coscienza e responsabilità. Temi emersi dalla Scuola di formazione sociale e politica realizzata negli ultimi tre anni. «Ogni stanza suscita emozione e non è scontato nella nostra quotidianità – ha affermato Madia dopo aver visitato la mostra -. Non si esce da qui indifferenti ma con la consapevolezza che gli incontri danno frutti». Monsignor Ruzza, invece, ha sottolineato che «la figura di Tommaso Moro porta a mettersi dalla parte di coloro che umanamente sembrano i perdenti. Fa molto piacere sapere che dei giovani guardino a questo obiettivo e pensino così il servizio al bene comune. Questa vostra esperienza è un segno di grande speranza e un grande onore per la Chiesa di Roma».

Le parole e le testimonianze del patrono dei governanti insieme a quelle degli ospiti della Scuola di formazione sociale e politica guidano il percorso espositivo, scandito da immagini, video e pannelli. «Da febbraio scorso i ragazzi hanno cominciato a individuare i contenuti attuali, in dialogo con la contemporaneità, affrontati con grande maturità – ha raccontato il parroco monsignor Andrea Celli -. Sono 260 i pannelli che si snodano per circa 600 metri quadrati di aule pastorali. Può sembra che chissà quale impresa abbia fatto questo lavoro. Invece sono stati i ragazzi, che hanno curato anche la parte pratica».

“More – La Mostra” sarà visitabile fino al 27 ottobre, dalle 14 alle 22.

19 ottobre 2017