Shevchuk in Vaticano per incontrare Francesco
L’arcivescovo maggiore di Kiev a ha lasciato l’Ucraina per la prima volta dall’aggressione russa, «per portare a Roma il grido del popolo ucraino, vessato da 9 mesi di guerra»
Per la prima volta dal 24 febbraio scorso, quando l’invasione russa ha dato inizio alla guerra in Ucraina, l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatolsav Shevchuk ha lasciato l’Ucraina «per una settimana di incontri in Vaticano e per portare a Roma il grido del popolo ucraino, vessato da nove mesi di guerra e protagonista di una eroica resistenza», informano dal suo segretariato, in una nota diffusa questa mattina, 7 novembre.
Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina ha iniziato la sua settimana romana ieri, 6 novembre, presiedendo la Divina Liturgia nella cattedrale dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini a Roma. Oggi è in agenda l’incontro con Papa Francesco, quindi, nel corso della settimana, i colloqui con i rappresentanti dei diversi dicasteri della Curia romana, a cui parlerà della difficile situazione dell’Ucraina. Il 14 novembre poi il presule incontrerà anche un gruppo selezionato di ambasciatori accreditati presso la Santa Sede.
«Con la sua presenza a Roma – si legge nella nota del segretariato dell’arcivescovo maggiore di Kyiv-Halych -, Sua Beatitudine vuole portare il grido del popolo ucraino al cuore della cristianità, con la speranza di una pace giusta che renda giustizia al popolo ucraino aggredito». Popolo al quale ogni giorno da quando è scoppiata la guerra Shevchuk invia un videomessaggio, diffuso in varie lingue in tutto il mondo.
7 novembre 2022