Su Tv2000 il “Canonico” di Michele La Ginestra

Al via dal 14 dicembre la prima serie tv dell’emittente Cei. Il direttore Morgante: «Un prodotto che parla le parole del Vangelo, con leggerezza e ironia»

È stata presentata sabato 23 ottobre all’Auditorium Parco della Musica, nello spazio della Roma Lazio Film Commission, nell’ambito della Festa del cinema di Roma, la serie televisiva “Canonico”: la prima realizzata per Tv2000. Prodotta da Map to the Stars, Morgana Studio per l’emittente della Cei, ha come protagonista Michele La Ginestra nei panni di don Michele: «Non un super eroe – lo definisce il comunicato stampa – non un infallibile, ma un parroco dal volto umano, moderno, che si inserisce con delicatezza e partecipazione nella comunità che gli è stata affidata, diventandone non solo guida spirituale ma portavoce anche dei problemi quotidiani».

michele la ginestra, canonico, serie tv2000Saranno 20 le puntate della serie, di circa venti minuti ciascuna, e andranno in onda il prossimo dicembre su Tv2000, anche se non c’è ancora una data certa di inizio per questo «esperimento nel quale ci siamo lanciati con grande entusiasmo e convinzione, e siamo molto contenti del risultato», ha spiegato Anna de Simone, responsabile del palinsesto e commissioning editor di TV2000, intervenuta, nell’incontro moderato dal giornalista cinematografico di Tv2000 Fabio Falzone, insieme allo stesso protagonista Michele La Ginestra, all’attore Fabio Ferrari – che nella serie indossa i panni di un vescovo con accento siciliano, «una persona di autorità ma anche leggera e simpatica», lo definisce – e al regista della serie, oltre che produttore Map to the Stars, Peppe Toia. Con loro anche il direttore di Tv2000 Vincenzo Morgante, il quale, attraverso un videomessaggio, ha spiegato cos’è “Canonico”. «Siamo molto orgogliosi ed emozionati per questa occasione così importante, per questo progetto che ci sta molto a cuore – ha spiegato -. Sono certo che molti si chiederanno cosa possa esserci di nuovo in una fiction che ha come protagonista un sacerdote. In fondo, si dirà, la televisione italiana è stata ampiamente popolata, negli ultimi decenni, da suore, preti, santi e papi – ha rilevato -. Eppure qui, credetemi, c’è qualcosa di diverso. Anzi direi di più. Non solo perché il nostro don Michele non risolve i misteri o non gestisce un convitto per ragazzi in difficoltà. Queste fiction, intendiamoci sono piene di messaggi positivi, ma “Canonico” va oltre: non è semplicemente una serie di buoni sentimenti. È una serie che parla le parole del Vangelo: le più semplici, le più attuali, spesso le più rivoluzionarie. E dietro l’intonazione a volte scanzonata si chiede che senso abbia la missione del prete ai giorni nostri». E ancora: «”Canonico” parla di perdono, del senso della vita, delle seconde opportunità, della difficoltà di diventare madri, della necessità di andare oltre le apparenze, della paura di rimanere soli. In fondo – ha aggiunto il direttore – parla della vita di tutti noi, nella convinzione che ciò che è profondamente umano è già autenticamente cristiano».

michele la ginestra, canonico, serie tv2000Per Morgante, la vera sfida «a mio avviso riuscita», era «riuscire a farlo con leggerezza: il sorriso e l’ironia non tolgono nulla alla profondità della riflessione». Dopo di lui anche Michele La Ginestra ha definito “Canonico” «un prodotto alto, innovativo, non finto, il cui risultato è dato da una sinergia, e il tema è stato trattato nella maniera giusta: in modo simpatico, gentile, scanzonato ma che appartiene alla quotidianità, alla vita». Sulle scelte fatte e sul risultato della sfida è tornata Anna De Simone: «Noi abbiamo sempre cercato qualcosa che potesse parlare le parole del Vangelo, ma anche intrattenere e farlo con un linguaggio contemporaneo, moderno. Crediamo che in questo caso specifico l’esperimento sia riuscito». Anche il regista e produttore Peppe Toia, dopo aver ringraziato tutti quelli che hanno creduto nel progetto, ha definito “Canonico” «un esperimento produttivo», e ha sintetizzato il progetto con due parole: «Amore, quello che hanno messo tutti quanti nel farlo, e miracolo, perché è stato fatto in pochissimo tempo, quasi una puntata al giorno e il risultato non era scontato». Nel corso dell’incontro è stato mostrato un episodio, un gustoso assaggio di “Canonico”: nei suoi colori luminosi, nei personaggi di contorno non banali che interagiscono con la bravura di Michele La Ginestra e con la profondità lieve del suo don Michele, l’ironia incontra la chiarezza e l’intensità dei contenuti: «Il prete è come un medico – dice il sacerdote -: noi dobbiamo esserci sempre». Si parla di una chiesa aperta e accogliente, le cui porte, fisicamente e simbolicamente, non devono mai restare chiuse. Di un prete attento al bene degli altri, che sceglie in base ai loro bisogni, mai in base ai suoi. Un prodotto davvero interessante, insomma. Utile, godibile, e presto accessibile al pubblico.

26 ottobre 2021