Terra Santa, Francesco: «Le armi si fermino, il conflitto non si allarghi. Basta!»
Le parole al termine dell’Angelus in piazza San Pietro: «Ogni essere umano ha diritto di vivere in pace». L’appello anche per il Sudan e la preghiera per la Cop28
«Il pensiero ogni giorno va alla gravissima situazione in Israele e in Palestina. Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinesi e israeliani. Li abbraccio in questo momento buio. E prego tanto per loro». Al termine dell’Angelus di ieri, 12 novembre, in piazza San Pietro il Papa ha rivolto l’ennesimo appello dedicato al Medio Oriente: «Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta! A Gaza – ha esortato -, si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini».
Nelle parole del pontefice, «ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza: preghiamo e lavoriamo senza stancarci perché il senso di umanità prevalga sulla durezza dei cuori», l’esortazione. Quindi, rivolto ai fedeli ucraini: «Prego con voi per la pace nel vostro martoriato Paese. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamola!».
All’attenzione del Papa anche un altro fronte caldo: quello del Sudan, «da diversi mesi in preda a una guerra civile che non accenna a spegnersi e che sta provocando numerose vittime, milioni di sfollati interni e rifugiati nei Paesi limitrofi e una gravissima situazione umanitaria», ha ricordato. «Sono vicino alle sofferenze di quelle care popolazioni del Sudan – ha assicurato – e rivolgo un accorato appello ai responsabili locali, affinché favoriscano l’accesso degli aiuti umanitari e, con il contributo della comunità internazionale, lavorino alla ricerca di soluzioni pacifiche. Non dimentichiamoci di questi nostri fratelli che sono nella prova!».
Ancora, Bergoglio ha invitato a pregare per la Conferenza di Dubai sui cambiamenti climatici, la Cop28, «ormai vicina. Due anni fa – ha ricordato – veniva avviata la Piattaforma d’azione Laudato si’. Ringrazio quanti hanno aderito a questa iniziativa e incoraggio a proseguire il cammino di conversione ecologica».
13 novembre 2023