Terremoto in Turchia e Siria: dalla Cei 500mila euro per la popolazione

Lo stanziamento dai fondi dell’8xmille, come prima forma di aiuto alle vittime. Zuppi: «A nome della Chiesa che è in Italia, esprimo profondo cordoglio e vicinanza»

A poche ore dal sisma che all’alba di questa mattina, 6 febbraio, ha devastato Turchia e Sira, la Conferenza episcopale italiana ha stanziato 500mila euro dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica come prima forma di aiuto alle vittime. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di centinaia di vittime, migliaia di persone ancora sotto alle macerie, numerosi edifici distrutti. Numeri, questi, che appaiono destinati a crescere: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche.

La nota diffusa dalla Cei riporta la testimonianza del vescovo Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente di Caritas Turchia: «La Cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunità siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire». In Siria, poi, il sisma aggrava le ferite dei lunghi anni di guerra, in un Paese in cui più dell’80% della popolazione vive in povertà, ricordano ancora dalla Conferenza dei vescovi.

«A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti – afferma il cardinale presidente Matteo Zuppi -. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione». Va in questa direzione lo stanziamento della Cei, che aiuterà a fare fronte alle prime necessità. Caritas italiana infatti, impegnata in entrambi i Paesi colpiti, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno.

È il direttore don Marco Pagniello a rivolgere il suo appello a «un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema». In concreto, ricordano dalla Cei, è possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione online tramite il sito caritas.it o  con bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.

6 febbraio 2023