Ucraina: le associazioni cattoliche con il Papa per fermare la guerra

Le realtà schierate per la messa al bando delle armi nucleari sostengono l’azione di pace della Santa Sede, ricordando l’appello di Benedetto XVI contro «l’inutile strage»

«Le associazioni e i movimenti ecclesiali che continuano, senza sosta, a chiedere la discussione pubblica sull’adesione dell’Italia al trattato Onu 2017 di messa al bando delle armi nucleari, esprimono il loro più convinto sostegno all’azione di pace in corso della Santa Sede per fermare il conflitto in Ucraina». Inizia così la nota congiunta firmata dalle realtà dell’associazionismo italiano impegnate da mesi per chiedere al governo italiano di aderire finalmente al trattato delle Nazioni Unite che sancisce il no alle armi nucleari. «In uno scenario bellico sempre più instabile, che prepara la strada all’uso di armi sempre più micidiali – osservano -, è dissennato ostacolare ogni tentativo ragionevole di impedire ulteriori morti e sofferenze indicibili come condizione necessaria per aprire serie trattative di pace da parte della diplomazia internazionale con il sostegno della società civile mondiale».

Acli, Agesci, Azione cattolica italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, Cif, Centro internazionale Hélder Câmara, Città dell’uomo aps, Confcooperative, Comunione e Liberazione, Coordinamento delle teologhe italiane, Centro Sportivo Italiano, C3Dem, Federazione nazionale Società di San Vincenzo de’ Paoli, Focsiv (Federazione organismi cristiani Servizio internazionale volontario), Fondazione don Lorenzo Milani, Fondazione Don Primo Mazzolari, Fondazione La Pira, Fondazione Magis, Fraternità Francescana Frate Jacopa, Fuci, Gruppo Abele, Ipri-Ccp (Istituto italiano di Ricerca per la pace-Corpi civili di pace), Libera, Movimento ecclesiale carmelitano, Movimento cristiano lavoratori, Rete Viandanti, Associazione Rosa Bianca, Sermig, Argomenti 2000. Queste le associazioni e i movimenti che firmano la nota, nella quale si definiscono «anacronistiche e inquietanti» le tesi che «si oppongono a un cessate il fuoco; esse ricordano le critiche contro l’appello levato da Benedetto XV per fermare “l’inutile strage” della “grande guerra”».

Di qui la scelta di sostenere, «con la preghiera e l’impegno concreto», la missione di pace affidata al cardinale Matteo Maria Zuppi «nella lettura feconda e vigile dei segni dei tempi. Spes contra Spem», concludono.

27  luglio 2023