Unhcr e Roma Capitale insieme per l’integrazione dei rifugiati

Promuovere e favorire l’integrazione delle persone rifugiate sul territorio di Roma Capitale. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato ieri, 6 novembre, nella Sala del Carroccio in Campidoglio dall’assessore Barbara Funari (Politiche sociali e salute) e da Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per Italia, Santa Sede e San Marino. L’amministrazione capitolina si allinea quindi ai Comuni di Bari, Napoli e Milano, che hanno già siglato simili protocolli di intesa con l’Unhcr – l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – che prevedono azioni coordinate volte a favorire l’integrazione delle persone rifugiate, promuovendo un accesso più semplice ed efficiente ai servizi disponibili sul territorio.

«Siamo felici di formalizzare con Roma Capitale una collaborazione che concretamente è già avviata con il primo degli Spazi Comuni attivati in Italia attraverso il rafforzamento e l’ampliamento dello Sportello Unico per l’accoglienza migranti», ha dichiarato Chiara Cardoletti, secondo cui «la firma di questo protocollo consolida l’impegno comune per l’integrazione e la solidarietà, e per questo obiettivo continueremo a lavorare insieme per rafforzare il supporto alle persone rifugiate, promuovendo percorsi di integrazione sociale e lavorativa che permettano loro di ricostruire le proprie vite con dignità e speranza».

Ha preso il via così la seconda City to City visit, appuntamento annuale di incontro fra i Comuni italiani che insieme all’Unhcr hanno elaborato e sottoscritto la Carta per l’integrazione delle persone rifugiate, documento che mira a potenziare la collaborazione fra le città sull’integrazione delle persone titolari di protezione internazionale, favorendo lo scambio di pratiche, esperienze, strumenti e sviluppando i servizi già disponibili sui territori. A oggi hanno aderito alla Carta 11 città: Bari, Bologna, Brescia, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Ravenna, Roma e Torino. L’assessore Funari ha parlato di «una rete sempre più ampia di Comuni con i quali lavoriamo in sinergia e condividiamo obiettivi importanti come il diritto alla cittadinanza, il rispetto della dignità delle persone e l’impegno di offrire un futuro possibile ai migranti che arrivano nella nostre città. Una realtà complessa – ha aggiunto – che ci troviamo ad affrontare con molte difficoltà e con un quadro normativo che, purtroppo, non ci aiuta ad avviare processi di integrazione che possano seguire una logica strutturale e non emergenziale».

L’intesa siglata in Campidoglio contempla il potenziamento ed il coordinamento dei servizi a sostegno dell’integrazione e della partecipazione di persone rifugiate e richiedenti asilo offerti nello spazio polifunzionale dello Sportello unico per l’accoglienza migranti dell’Ufficio coordinamento interventi in favore delle popolazioni migranti (Suam). Questa azione sviluppa il modello di Spazio Comune, programma dell’Unhcr che prevede centri multiservizi e polifunzionali dove sono concentrati i servizi fondamentali per l’integrazione delle persone rifugiate, spazi aperti e facilmente accessibili dove i rifugiati possono trovare risposte ai propri bisogni di integrazione nelle comunità che li accolgono.

Unhcr e Roma Capitale si impegnano, fra l’altro, a proseguire la collaborazione su temi quali inserimento lavorativo, coinvolgimento della comunità locale nei percorsi d’integrazione, partecipazione delle persone rifugiate, inclusione sociosanitaria, psicosociale e socioeconomica anche attraverso programmi dell’Agenzia Onu realizzati insieme ai suoi partner come Welcome. Working for refugee integration, Community Matching, PartecipAzione, Volontari nelle comunità, il progetto Dottor Binario in collaborazione con Binario 95, e il progetto LGNet di Roma Capitale, e tramite la rete e il partenariato con enti del terzo settore, del privato e privato sociale.

7 novembre 2024