Auguri Santità
Due importanti ricorrenze, l’81° compleanno (16 aprile) e il III anniversario della sua elezione al pontificato (19 aprile), durante il viaggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti di Angelo Zema
Alla vigilia di due importanti ricorrenze, l’ottantunesimo compleanno (16 aprile) e il terzo anniversario della sua elezione al pontificato (19 aprile), Benedetto XVI si appresta a partire per gli Stati Uniti. Il decollo avverrà martedì, e sarà un viaggio nel segno della speranza, parola chiave al centro dell’enciclica “Spe salvi” e specificamente di questo pellegrinaggio in terra americana. Lo sottolinea lo stesso Pontefice nel video-messaggio indirizzato martedì scorso ai cattolici e al popolo degli Stati Uniti d’America. «Insieme con i vostri vescovi – scrive -, ho scelto come tema del mio viaggio tre semplici ma essenziali parole: “Cristo nostra speranza”». Un viaggio sulle orme dei predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II, in cui il Papa intende portare «questa grande verità: Gesù Cristo è la speranza per gli uomini e le donne di ogni lingua, razza, cultura e condizione sociale».
Affermando di sapere bene «quanto nel vostro Paese questo messaggio evangelico sia radicato», spiega di volerlo condividere con il popolo degli Stati Uniti, «nelle celebrazioni e negli incontri. Porterò il messaggio della speranza cristiana anche nella grande Assemblea delle Nazioni Unite, ai rappresentanti dei popoli del mondo. Il mondo infatti ha più che mai bisogno di speranza: speranza di pace, di giustizia, di libertà, ma non potrà realizzare questa speranza senza obbedire alla legge di Dio, che Cristo ha portato a compimento nel comandamento di amarci gli uni gli altri». Benedetto XVI – che domenica prossima (20 aprile) sosterà in silenziosa preghiera a “Ground Zero”, luogo del tragico attentato dell’11 settembre del 2001 – ha indicato quindi di nuovo la vera speranza nella luce del Risorto, redentore dell’uomo.
Luce capace di rischiarare anche il cammino del nostro continente, alla ricerca della propria identità: alla vigilia del viaggio negli Stati Uniti, non manca infatti un monito anche per il vecchio continente. È arrivato nell’udienza generale di mercoledì scorso, dedicata ad una catechesi su San Benedetto, «fondatore del monachesimo e patrono dell’Europa». Dove il Papa riafferma che «per creare un’unità nuova e duratura, sono certo importanti gli strumenti politici, economici e giuridici», ma anche «un rinnovamento etico e spirituale che attinga alle radici cristiane del Continente».
«Linfa vitale», la definisce il Pontefice, senza cui «l’uomo resta esposto al pericolo di soccombere all’antica tentazione di volersi redimere da sé». Moniti e auspici che ribadiscono la missione del Papa, custode della verità proclamata dal Risorto e primo «cooperatore» del suo Annuncio di salvezza.
14 aprile 2008