Biagio Antonacci acustico al Colosseo

Domenica 3 luglio il cantautore milanese sarà protagonista dell’evento a favore dell’Unesco: il ricavato in borse di studio per archeologi provenienti da Paesi in guerra di Concita De Simone

La cornice, per quanto spettacolare, è sempre molto discussa: non capita tutti i giorni (per fortuna, direbbero alcuni) e non a tutti di potersi esibire al Colosseo e l’ultimo evento prima del restauro avrà per protagonista Biagio Antonacci, che ha accettato di esibirsi gratuitamente a scopo benefico, per volere della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco in collaborazione con il ministero dei Beni culturali.

Obiettivo della serata, che si svolgerà domenica 3 luglio, è contribuire alla valorizzazione dei beni culturali sensibilizzando le nuove generazioni. Nell’arena dei gladiatori potranno entrare fino a 600 spettatori (biglietti da 150 a 300 euro). Il ricavato sarà devoluto al finanziamento di borse di studio per giovani archeologi e archeologhe provenienti da Paesi in stato di guerra.

«È un onore per me ma anche una nuova sfida perché non ho mai fatto un concerto acustico nella mia vita. È una delle mie prime responsabilità istituzionali. Anzi un impegno morale, per dire: pensavo di aver visto tutto e invece dovevo ancora provare questa esperienza. Resterà mia, unica nella mia carriera, ma anche nostra, per un patrimonio di tutti», ha detto il cantautore presentando l’evento alla stampa e dimostrando di essersi appassionato al progetto. «Nel parlare del progetto con Puglisi (presidente commissione Unesco, ndr) – ha proseguito – ho chiesto subito perché non portiamo la musica all’interno de Colosseo? Perché non facciamo un concerto popolare al Colosseo? A 47 anni suonati è fantastico scoprire un patrimonio che appartiene all’Italia, esempio per tutto il mondo, che possiamo aiutare a tutelare. I beni culturali erano qualcosa verso cui sono stato per anni troppo distratto. Allora perché non cantiamo una canzone d’amore al Colosseo, dove nei secoli passati la parola amore era un’utopia? E facciamo qualcosa per i ragazzi di oggi, cerchiamo di portare denaro in un serbatoio». Antonacci avverte come la raccolta fondi avverrà dai proventi dell’incasso dal concerto ma anche dalla donazioni ad un numero verde, e che il suo impegno sarà un segnale che porterà avanti anche nei prossimi live, come quello che lo vedrà protagonista a piazza San Marco a Venezia.

Il concerto sarà trasmesso live su Sky Primafila e in replica il 4, 5 e 6 luglio, su Primafila 1 (canale 351). Il prezzo sarà di 6 euro e anche questo ricavato sarà devoluto all’Unesco per sostenere il progetto. Inoltre, dal 1 all’8 luglio sarà attivo il Numero Solidale 45503 attraverso il quale sarà possibile, attraverso un sms, effettuare donazioni di 2 euro.

«Sarà un concerto acustico, basato sulla ritmica, nel rispetto del monumento: ci saranno quattro archi, un’arpa, due chitarre, e la parte elettrica sarà usata nella maniera migliore. Acustico sì, ma con energia, in modo che non addormenti il pubblico», ha assicurato l’artista milanese, che aprirà il concerto con “Eternità”, un assolo di chitarra e voce, cui seguiranno quelle che lui definisce «canzoni più spirituali» come “Pazzo di lei”, “Sognami”, «che in questi giorni sto provando con la band, e che è dedicata alle persone che ci guardano dall’alto e quindi adatta a restituirci il respiro dei secoli passati». E, per la prima volta, si cimenterà anche con un brano non suo, “Amore caro, amore bello”, scritto da Mogol e Battisti per Bruno Lauzi, «una canzone d’amore per il Colosseo. Un inedito per questo spazio meraviglioso».

1 luglio 2011

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