Renato Zero festeggia i 60 anni con 6 concerti a Roma
Al via le prevendite per “Sei zero”: sei date con una scaletta costellata da tutti i più grandi successi dell’artista cresciuto alla Montagnola di Concita De Simone
“Sei zero”. Non è un risultato calcistico che arriva dai mondiali, ma il titolo dell’evento annunciato pochi giorni fa da Renato Zero. Un viaggio esclusivo per rivivere a 360 gradi la sua avventura musicale e artistica: 6 concerti, ciascuno unico e irripetibile, con una scaletta costellata da tutti i suoi più grandi successi. E “Sei zero” sta per le cifre del suo compleanno, che verrà così festeggiato insieme a “sorcini” e “zerofolli” e a quanti vorranno aggiudicarsi una serata di grande spettacolo che ripercorrerà gli ultimi 40 anni musica. Renato salirà sul palco di “Sei zero” il 29 e 30 settembre, il 2 e 3 ottobre e il 5 e 6 ottobre: ogni sera uno spettacolo diverso dal precedente, ogni sera una serie diversa di hit e ogni sera sul palco con lui ospiti d’eccezione, amici e colleghi, ma soprattutto le sue canzoni: da “Triangolo” al “Il carrozzone”, da “Cercami” a “Mi vendo”, da “Ancora Qui” a “Il Cielo”, da “Amico” a “I migliori anni della nostra vita” e tante altre, comprese quelle più recenti.
«Sarà un abbraccio meraviglioso con questa città e con gli amici che verranno da tutta Italia – ha affermato Zero, al secolo Renato Fiacchini, presentando i concerti alla stampa – e sarà anche un modo per dire a questo tempo: “Fatti in là che sono ancora un pischello”. Voglio cantare il più possibile del mio repertorio – ha spiegato ancora l’artista cresciuto alla Montagnola – per dare lustro, ricordare e rinverdire tutte le mie sfaccettature emotive, umane ed artistiche».
La location scelta per l’evento prodotto e organizzato da Tattica e F&P Group, in collaborazione con il Comune di Roma e MG Produzioni, è la prestigiosa Piazza Di Siena; anche se, dal momento dell’annuncio, si sono scatenate le richieste di alcuni ambientalisti per salvaguardare il patrimonio di Villa Borghese. «Sono emozionato perché piazza di Siena è un pezzo di me – ha detto Renato Zero -; andavo a scuola, infatti, dalle suore francesi a Trinità dei Monti e non perché la mia famiglia fosse benestante ma perché la direttrice della scuola si era affezionata a mio padre che faceva il poliziotto. Mi sembrerà quindi di tornare a casa».
L’artista ha raccontato che «Roma all’inizio mi ha amorevolmente ostacolato a causa della mia irrequietezza estetica, ma questa ostilità mi ha dato forza e ho portato la mia romanità fuori per convincere tutti che era una romanità di maniera. Accanto a me, scendendo dai troni celesti, ci saranno Mia Martini, Bruno Lauzi, Stefano Rosso e Umberto Bindi».
“Sei zero”, i cui biglietti sono già disponibili sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita abituali, ospiterà anche lo “Zero village”, luogo d’incontro per tutto il pubblico e i fedelissimi “sorcini”, dove partecipare a iniziative e visitare, per la prima volta, la mostra dei suoi indimenticabili ed eccentrici costumi di scena, oltre a gallerie fotografiche, videoproiezioni inedite, stand dove acquistare tutti i suoi dischi e una sala cinematografica che regalerà l’occasione di rivedere tutti i suoi più grandi concerti e le partecipazioni cinematografiche, da “Zerofobia” a “Orfeo9” fino all’introvabile “Ciao Nì”, primo e unico film da protagonista di Renato (diretto da Paolo Poeti nel 1979).
«Sono molto onorato del fatto che Renato compia 60 nella sua città e in questo modo – ha detto il sindaco Gianni Alemanno – perché rappresenta l’altra faccia di Roma: non quella dei salotti e del potere tanto denigrata, ma quella che ci piace e parla un linguaggio dell’autenticità che viene dal cuore». Il regalo promesso dal sindaco per l’occasione è dare concretezza al progetto di Fonopoli, la città della musica nata da un’idea di Zero nell’ormai lontano 1993 (di “percorso sofferto” si parla sul sito dedicato www.fonopoli.it), che dovrebbe sorgere alla Magliana. Alemanno, poi, non ha escluso che Zero potrebbe tenere anche un concerto ai piedi del Colosseo il prossimo Capodanno.
8 luglio 2010