Social Pride sul bilancio di Roma: «I conti non tornano»
Secondo la sigla che raccoglie oltre 20 associazioni che si occupano di Terzo settore, saranno oltre 120 milioni di euro i tagli che dalla giunta capitolina si abbatteranno sul sociale di R. S.
«Non è vero che nel bilancio preventivo 2014 del Comune di Roma, di cui si discute in questi giorni, non sono previsti tagli al sociale». Ad affermarlo il collettivo Social Pride che raccoglie oltre venti sigle di associazioni del terzo settore che operano a Roma. « Secondo il bilancio – si legge nel comunicato stampa – la spesa per i servizi sociali è di 350milioni di euro, ma il patto di stabilità costringe a togliere 40milioni circa dai fondi destinati al Dipartimento Politiche Sociali e altri 39 da quelli destinati ai Municipi. La cifra reale è quindi di 271 milioni circa, a fronte dei 400 stanziati nel 2012».
«A fronte di un aumento della povertà e del disagio (vedi recenti dati Istat) bisognerebbe investire nelle politiche sociali soprattutto nelle azioni rivolte alla promozione di un welfare non assistenziale, per questo rivendichiamo un cambio di passo nella direzione di un welfare generativo con al centro lo sviluppo locale territoriale», ha commentato il portavoce del Social Pride Carlo De Angelis.
Mentre Francesca Danese, presidente del Cesv-Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, ha aggiunto: «In una città che ha un’estensione seconda in Europa solo a Londra, una popolazione che invecchia, la povertà che cresce, davvero non si capisce come, in queste condizioni, sia possibile pensare servizi sociali innovativi e di qualità. Chiediamo trasparenza sui dati reali del bilancio».
18 luglio 2014