Uomo del “Magnificat”

Il profilo del cardinale Pironio nell’apertura della causa di beatificazione presieduta dal vicario di Roma di Angelo Zema

Il cardinale Camillo Ruini ha presieduto questa mattina, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense di Roma, la sessione di apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del cardinale Eduardo Francisco Pironio, a lungo alla guida del Pontificio Consiglio per i laici.

Nato a Nueve de Julio, in provincia di Buenos Aires, il 3 dicembre 1920, ultimo di 22 figli di una famiglia originaria del Friuli, Eduardo Francisco entrò nel 1932 nel Seminario San José di La Plata, dove compì gli studi fino alla Teologia, completati successivamente presso il Pontificio Ateneo Angelicum di Roma. Fu ordinato sacerdote nella basilica-santuario nazionale di Nostra Signora di Luján, Patrona del popolo argentino, il 5 dicembre 1943, e iniziò la sua attività pastorale come insegnante prima di lettere, poi di filosofia e di teologia nel Seminario Pio XII di Mercedes (Argentina). Nel 1958 fu nominato Vicario generale della stessa diocesi di Mercedes e professore di teologia all’Università Cattolica di Buenos Aires; divenne poi rettore del Seminario Metropolitano di Buenos Aires nel 1960.

Nominato vescovo ausiliare di La Plata, partecipò poi al Concilio Ecumenico Vaticano II. Il 19 aprile 1972 mons. Pironio era nominato vescovo residenziale di Mar del Plata, ed entrava in diocesi il 26 maggio successivo. In novembre dello stesso anno venne eletto presidente del Celam. Nel 1974 Papa Paolo VI lo chiama a predicare gli esercizi spirituali alla Curia Romana e nel settembre 1975 lo nomina Pro-Prefetto della Congregazione per i religiosi e gli istituti secolari. Nel Concistoro del 24 maggio 1976 Papa Paolo VI lo crea cardinale.

«Numerosi e di notevole importanza pastorale e dottrinale – ha detto il cardinale Ruini – furono i suoi interventi nelle assemblee sinodali, tutti riconducibili a una visione vigile e al tempo stesso fiduciosa dei fermenti che percorrevano la Chiesa e, più in generale, il mondo moderno. Per la sua feconda esperienza di lavoro nel Celam, egli poté offrire ai Padri sinodali una ricca messe di conoscenze sulla situazione e sulle particolari esigenze della Chiesa latinoamericana».

Nel 1984, il 9 aprile, Giovanni Paolo II lo nomina Presidente del Pontificio Consiglio per i laici. Un capitolo speciale è costituito dalle Giornate mondiali della gioventù. «Nati dall’intuizione profetica e dal grande amore per i giovani di Giovanni Paolo II – ha affermato il cardinale Ruini – questi incontri hanno trovato nel cardinale il sostenitore convinto e l’artefice sapiente: li ha ricevuti nel loro nascere a Roma nel 1984 e, facendosi pellegrino instancabile con il Papa e con i giovani sulle strade del mondo, li ha accompagnati con tenerezza e amore fino alla vigilia della loro dodicesima edizione a Parigi. E ogni volta, con la sua parola e la presenza assidua, discreta, sorridente e paterna, marcava un passo in avanti, un cambiamento nel sentire, una prospettiva diversa su cui riflettere, un seme nuovo, che deponeva con delicatezza e fiducia nelle fertile terra della verde età».

Il male che lo minava dal 1984 si scatenò nuovamente verso la fine del 1996. Il cardinale Pironio morì il 5 febbraio 1998. Aveva 77 anni. Fu uomo di profonda cultura teologica e spirituale, che diffuse attorno a sé con la predicazione e con gli scritti: sono 41 i suoi libri dati alle stampe. «Credeva profondamente – ha aggiunto il cardinale Ruini – nella fecondità della sofferenza e della croce. Perciò non esitava ad accoglierle con serenità e si lamentava molto raramente. L’uomo del Magnificat è il tipo di persona che ha voluto incarnare: il credente capace di dire il Magnificat, vero preludio del discorso della montagna e soprattutto delle beatitudini. “Magnificat” è stato, per così dire, il ritornello della sua vita. È la parola che ripete nel testamento ben tredici volte. Gli esce da dentro, piena di gratitudine, di gioia e di misericordia; parola di dolore, di tenerezza e di speranza».

Il corpo mortale del cardinale Pironio riposa – secondo la sua volontà – nel santuario di Nostra Signora di Lujàn, presso l’immagine ai piedi della quale aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale e la consacrazione episcopale.

23 giugno 2006

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