Don Andrea: 30 giorni dalla morte

In occasione del trigesimo la Chiesa di Roma ricorda il sacerdote ucciso in Turchia. Celebrazioni il 3, il 4 e il 7 marzo di Angelo Zema

Un mese fa – il 5 febbraio – don Andrea Santoro veniva ucciso in Turchia, a Trabzon (l’antica Trebisonda), mentre pregava nella chiesa di Santa Maria a lui affidata. Vivissimo è il suo ricordo nella Chiesa di Roma, e non solo all’interno della comunità ecclesiale. Domenica 5 marzo “Avvenire” pubblicherà il testo integrale dell’ultima lettera scritta dal sacerdote, che risale al 22 gennaio scorso.

Il Papa ha indicato nuovamente giovedì il «luminoso esempio di don Santoro, che mostra il sacerdozio nella sua profondità», all’inizio dell’udienza concessa al clero romano (lunedì pubblicheremo il testo integrale del suo intervento).
Già sabato 25 febbraio, al Seminario Maggiore, dove si era recato nella festa della Madonna della Fiducia, Benedetto XVI aveva confidato agli alunni di aver pensato a don Andrea mentre pregava nella cappella del Seminario. Qui il compianto sacerdote – di cui il cardinale Ruini, nella Messa di esequie, aveva sottolineato il «coraggio da martire» – era stato ordinato diacono, come aveva rammentato nel suo indirizzo di omaggio il rettore, monsignor Giovanni Tani, e poi era «stato condotto, attraverso un cammino ordinario e straordinario, a dare la sua testimonianza di fede col dono della vita».

Tre gli appuntamenti nei quali, nei prossimi giorni, don Andrea – 60 anni, originario di Priverno, in Turchia dal 2000 come sacerdote “fidei donum” della Chiesa di Roma – sarà ricordato nella preghiera. Domani, alle ore 18.30, il vescovo Enzo Dieci, ausiliare per il settore Nord, presiederà una celebrazione eucaristica nella parrocchia di Gesù di Nazareth, la prima affidata a don Andrea Santoro, che praticamente iniziò l’attività pastorale della parrocchia di Verderocca.
La comunità parrocchiale dei Santi Fabiano e Venanzio, che il presbitero assassinato aveva guidato fino alla partenza verso la Turchia e che aveva accolto la salma per la camera ardente, torna a pregare per don Andrea Santoro, come annuncia il parroco, don Marco Vianello. Martedì 7 marzo, alle ore 18.45, è in programma la Messa di suffragio: sarà presieduta dal segretario generale del Vicariato, monsignor Mauro Parmeggiani.

Nella stessa giornata la cappella del Seminario Maggiore, in piazza San Giovanni in Laterano, ospiterà una Messa (ore 12) organizzata dalla comunità del Maggiore e dai compagni di classe del presbitero: la liturgia è rivolta agli ex alunni e a tutti i sacerdoti di Roma.

Questa sera, alle 20, Maddalena Santoro – che domenica scorsa, su “Roma Sette” in edicola con “Avvenire”, aveva offerto una preziosa testimonianza sull’eredità lasciata dal fratello – parteciperà, nella chiesa di San Bartolomeo sull’Isola Tiberina, alla “Veglia di preghiera in memoria dei cristiani testimoni del Vangelo, vittime della violenza”. La celebrazione, presieduta dal vescovo Vincenzo Paglia, presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, è promossa da Retinopera e dalla Comunità di Sant’Egidio.

3 marzo 2006

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