Embrioni distrutti, una commissione della Regione
Convocati 5 esperti, coordinati da Andrea Lenzi, per fare luce sull’incidente nel centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri. Aperta anche un’inchiesta della Procura di F. Cif.
Istituita con decreto della presidente Renata Polverini una commissione d’indagine della Regione che avrà il compito di fare luce circa il guasto all’impianto per la crioconservazione avvenuto il 27 marzo presso il centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri, a causa del quale sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale.
I cinque esperti convocati da Polverini in qualità di commissario ad acta sono stati scelti all’interno del mondo scientifico ed accademico, e sono quindi esterni all’amministrazione regionale. A cominciare dal presidente Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia alla Sapienza nonché presidente del Consiglio universitario nazionale. Gli altri componenti sono Giuseppe Novelli, professore ordinario di genetica medica all’Università di Tor Vergata e componente del consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca; Massimo De Felici, professore ordinario di istologia sempre a Tor Vergata; Paolo Villari, ordinario di igiene alla Sapienza; Mauro Palmieri, direttore della struttura complessa “Patrimonio Tecnico Immobiliare” dell’Azienda sanitaria Locale di Frosinone.
La commissione, che a partire dalla data di insediamento avrà 90 giorni di tempo per portare a termine la sua indagine amministrativa, avrà potere di accesso, ispezione e verifica documentale. In più, potrà ascoltare dirigenti, funzionari e dipendenti delle competenti direzioni regionali, del San Filippo Neri, delle Asl eventualmente interessate e di Asp-Laziosanità.
Annunciata nel frattempo dal ministro per la Salute Renato Balduzzi anche un’ispezione promossa dal Centro nazionale trapianti, «per capire cosa è realmente successo e valutare il percorso fatto su questa grave vicenda». Anche la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta, per il momento senza ipotesi di reato e senza indagati, affidata al pm Antonio Calaresu.
3 aprile 2012