Pino Daniele, sul palco della capitale aspettando Eric Clapton
L’artista partenopeo, considerato il re del blues italiano, sarà in concerto all’Auditorium della Conciliazione il prossimo 2 aprile per promuovere il suo ultimo album “Boogie Boggie Man” di Concita De Simone
La notizia di questi giorni è una data evento per gli amanti della musica di qualità: il 24 giugno allo stadio di Cava de’ Tirreni (Salerno), saliranno sul palco, per la prima volta insieme, due grandi chitarristi e allo stesso tempo due voci uniche, Pino Daniele ed Eric Clapton, che suoneranno tutti i loro più grandi successi per la gioia degli amanti del blues, a un anno esatto dal loro primo incontro avvenuto a Chicago in occasione del Crossroads Guitar Festival, dove Daniele fu invitato ad esibirsi (unico artista italiano) proprio dal celebre chitarrista. Il mega concerto ha una finalità benefica: raccogliere fondi per l’acquisto di una tac per il centro di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Pausilipon di Napoli, sostenendo e finanziando le attività della fondazione “Open Onlus”.
«Per me suonare con lui è un sogno che si realizza» confessa Pino Daniele, chitarrista autodidatta, cantautore e poeta delle note, ricordando per quanti anni ha portato nella custodia della sua chitarra un articolo in cui il bluesman bianco per eccellenza diceva di amare la sua musica. Ma, prima di quella data – per cui sono già iniziate le prevendite – Pino Daniele accontenta tutti i fan sparsi per lo Stivale con il suo tour teatrale, che arriva a Roma sabato 2 aprile all’Auditorium della Conciliazione.
L’“uomo in blues”, per parafrasare il titolo di un album di Daniele del 1991, sta promuovendo il suo ultimo album “Boogie Boogie Man”, uscito per la Sony lo scorso novembre; 12 brani, che rappresentano indimenticabili capolavori che hanno segnato la vita artistica del bluesman napoletano, e un po’ la storia della musica italiana degli ultimi 30 anni abbondanti, impreziositi da grandi duetti. C’è la voce di Mina nell’intramontabile “Napule è”, quella di Franco Battiato in “Chi tene o’ mare”, un brano che così riporta in un’atmosfera magica da Regno delle due Sicile; quella di Mario Biondi, con le sue sonorità afro jazz, in “Je so pazzo”; e quella di J-Ax in “Siente fa’ accussi”², versione aggiornata di “Yes I know my way” con nuovi arrangiamenti e un nuovo testo (scritto in collaborazione con lo stesso J-Ax).
«Le canzoni che restano negli anni, che girano e continuano a girare nella mia vita, diventano parte della mia quotidianità e forse anche di quella di tante altre persone – ha dichiarato lo stesso Pino Daniele presentando il suo album -. Ogni giorno facciamo le stesse cose come cantare le stesse canzoni, ma ogni giorno è diverso; “Yes I Know My Way” cantata con J-Ax è un altro brano, forse è vero, sono un uomo senza giacca ma a testa alta».
Non proprio un disco antologico, insomma, il suo “Boogie Boogie Man”, ma un’opera che rimanda al rock-blues anni ’70, e a quel Pino Daniele che con Massimo Troisi dava voce a una generazione attratta dalla cultura anglo americana ma che conservava ben salde le proprie radici mediterranee. Il tutto, in un concerto per la serie “A me me piace ‘o blues e tutt’e juorne aggio canta”, ritornello scolpito nella memoria del fan sin dal 1980.
25 marzo 2011