Raphael Gualazzi, conquista tutti con il suo jazz tra realtà e fantasia
Il vincitore di Sanremo Giovani in concerto a Roma l’8 marzo alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Il suo stile unico tra pre-jazz e stride piano di Concita De Simone
In principio ha conquistato le radio; poi il pubblico, la critica, la giuria demoscopica, il popolo di ascoltatori e “scaricatori” del web. Poi il podio del recente Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella categoria “Giovani” insieme al premio della critica Mia Martini e quello della sala stampa-radio-tv con il brano “Follia d’amore” scritto prodotto e arrangiato dallo stesso Gualazzi e contenuto nel suo nuovo album “Reality and Fantasy”. E ancora, a una settimana di distanza, il premio Assomusica per «la sua notevole performance che ha evidenziato una spiccata vocazione all’esibizione live: ottimo musicista jazz che dimostra la capacità di coinvolgere ed emozionare il pubblico». Il nuovo fenomeno della musica d’autore italiana si chiama Raphael Gualazzi, è nato a Urbino l’11 novembre 1981, e i romani avranno il piacere di ascoltarlo martedì 8 marzo in concerto alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.
Più di un talento in ascesa, un artista vero e proprio che si era già esibito in vari festival jazz internazionali e palchi prestigiosi, tra cui Parigi e Umbria Jazz, mentre sue canzoni hanno spopolato nel mercato digitale e sono state utilizzate negli spot dell’Eni, della Fiat e in un episodio di “Manuale d’amore 3” al cinema in questi giorni. Raphael ha studiato pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro e si è appassionato al blues e alla fusion creando uno stile che fonde la tecnica rag-time dei primi anni del ‘900 con la liricità del jazz nella sua forma più tradizionale. Ne è una prova “Follia d’amore”, brano dalle atmosfere tipicamente swing, che rappresenta la sintesi perfetta tra il mondo musicale che ha ispirato il talentuoso marchigiano e il suo modo di fare musica: uno stile unico che unisce il sound più tradizionale tipico del pre-jazz e dello stride piano – stile pianistico caratteristico della musica suonata ad Harlem negli anni ’20, che richiede velocità esecutiva, indipendenza delle mani, forte senso ritmico della sincope e del contrattempo – alle influenze più innovative di artisti come Jamiroquai e Ben Harper.
Di lui si è accorta Caterina Caselli, l’ex caschetto d’oro della canzone italiana che, in veste di produttrice musicale con la sua etichetta discografica Sugar, aggiunge una perla alla sua già ricca collezione di talenti scoperti e portati a Sanremo, tra cui Andrea Bocelli, gli Avion Travel, Elisa, i Negramaro e Malika Ayane, rivelazione dello scorso anno.
“Reality and fantasy”, l’album di Raphael pubblicato il 16 febbraio 2011, che sta già scalando le classifiche di iTunes, è un progetto proprio della Caselli che si compone di 14 tracce più una bonus track, impreziosite dal contributo di nomi come Gilles Peterson, il dj fondatore della Talkin’Loud che è una delle menti dell’acid jazz (“Reality and fantasy remix”); James F. Reynolds e Pete Glenister (“A Three second breath”), Vince Mendoza (“Follia d’amore”), Fabrizio Bosso, stella italiana della tromba (in “Follia d’amore”, “Icarus”, “Behind the sunrise”, “Love goes down slow”, “Empty home”), Fio Zanotti (compositore insieme a Raphael delle musiche di “Tuesday”, “Sarò sarai”, “Love goes down slow”, “Empty home”) e Ferdinando Arnò (co-produttore di “Follia d’amore”).
«Ho avuto la fortuna di essere il produttore artistico del mio disco e quindi mi sono potuto permettere di dare corpo al mio amore eclettico per la musica» ha spiegato Gualazzi alla stampa sanremese. «Il jazz e la canzone possono convivere ma nella mia musica c’è molto forte il senso del live».
Mentre si prepara a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2011 che si svolgerà a Dusseldorf in maggio, eccolo in 6 date di anteprima del suo tour che lo porteranno in alcune città italiane partendo proprio dalla capitale. La jazz mania è cominciata.
25 febbraio 2011