Roma Jazz Festival, rassegna dedicata all’improvvisazione
In programma fino al 30 novembre al Parco della Musica e alla Casa del jazz. Tra gli ospiti internazionali, la stella del soul Macy Grey (nella foto) di Concita De Simone
Un’ondata di jazz si prepara ad invadere la Capitale. Torna infatti Roma Jazz Festival, la rassegna dedicata all’improvvisazione, giunta alla trentaquattresima edizione, uno degli eventi più attesi dai melomani capitolini e non solo. Più di venti appuntamenti in programma fino al 30 novembre che quest’anno vedranno in prima linea le formazioni di giovani per la rassegna “Gezz – Generazione jazz”: da The Unkown Jazz Rebel, capitanata dal pianista Giovanni Guidi che ha inaugurato il cartellone giovedì 11, alla Cosmic band di Gianluca Petrella, dal Parco della Musica Jazz lab diretta da Enrico Rava, ai Sousafonix di Mauro Ottolini, con la loro musica innovativa, dirompente e divertente. Tutti, o quasi a un prezzo popolare di 5 euro.
E poi i progetti speciali, molti in prima assoluta, come “X Suite for Malcom”, del sassofonista Francesco Bearzatti, “Mind in the Gap”, della cantante Maria Pia De Vito, “Barocco Pispisi part 1”, di Paolo Fresu e Uri Caine, “Danish Trio” di Stefano Bollani, “Headless Cat” del trio Bigoni e “Spirito Libero” con Bosso, “Jewish Experience” di Gabriele Coen, “4OUT ” di Francesco Cafiso e Chiara Civello con la sua ultima produzione “7752”, che offre un lato decisamente pop, della talentuosa cantante romana.
Fra gli ospiti stranieri, la contrabbassista Esperanza Spalding e il giovane pianista armeno Tigran Hamasyan. Infine la regina del neo soul Macy Gray, una delle artiste più originali emerse negli ultimi tempi, dotata di una voce straordinaria, vincitrice di Grammy Award e con più di quindici milioni di album venduti in tutto il mondo, si esibirà il 17 Novembre, per la prima volta a Roma, all’Auditorium Parco della Musica per presentare il suo ultimo attesissimo album “The Sell Out”.
Per quello che concerne le nuove formazioni troviamo il quartetto di Daniele Tittarelli, il trio del giovanissimo Alessandro Lanzoni e ,in collaborazione con l’organizzazione PugliaSounds, la New Jazz Generation Puglia Summit con Gaetano Partipilo, Raffaele Casarano, Mirko Signorile, Marco Bardoscia, Fabio Accardi.
Il 27 novembre, poi, si terrà la “GEZZ Night”, una maratona di sette ore con i vincitori dei più rinomati concorsi jazz italiani: Mediterraneo Jazz Festival Elba; Fara Music Festival; Eddie Lang JazzFestival; Jimmy Woode Award; European Jazz Contest; Concorso Luca Flores; Premio Internazionale Massimo Urbani; Bergamo Jazz. Un evento davvero unico per ascoltare tante talenti di oggi che rappresenteranno il nostro jazz domani.
Un jazz evidentemente in stato di grazia. Cinquemila concerti l’anno, oltre un milione di fruitori, settecentomila spettatori paganti, 15% dell’offerta di musica in Italia: il genere d’importazione americana, di cui in Europa ha fatto scuola la Francia, occupa ormai un grande spazio all’interno della cultura italiana, con progetti musicali che stanno crescendo in termini di impegno creativo, cercando un proprio linguaggio originale.
Lo confermano anche le parole del celebre trombettista Enrico Rava: «Ormai lo sanno tutti, lo scrivono le principali riviste di jazz internazionali, lo riconoscono i musicisti di tutto il mondo: in questi ultimi anni in Italia si è verificato un vero e proprio miracolo per quanto riguarda il jazz. Sono spuntati dappertutto, dal nord al sud, solisti straordinari in grado di parlare ad altissimi livelli il linguaggio di questa musica. Giovani, a volte adolescenti, dotati di tecnica efficientissima, di conoscenza della tradizione, di grande fantasia e di passione. Dal bop all’avanguardia, non c’è area che non sia stata occupata da una schiera di nuovi musicisti. Fino a qualche anno fa erano molto rari però, a fronte di improvvisatori eccezionali, progetti e situazioni interessanti e originali che stimolassero in modo determinante la loro creatività. Ultimamente anche questa lacuna è stata colmata. Sono ormai numerosi i gruppi con una cifra stilistica personale che cercano, con determinazione, una strada che li porti in nuovi territori».
12 novembre 2010