Sottile: «Falcognana, scelta necessaria»
Il commissario straordinario in audizione al Senato rassicura: soluzione provvisoria. Ma non convince il presidente della commissione Ambiente. Continua intanto la protesta dei residenti di F. Cif.
Trecento tonnellate di rifiuti trattati al giorno, con 12 camion da 25 tonnellate. Secondo il commissario straordinario Goffredo Sottile sono questi i “numeri” della futura e discussa discarica di Falcognana. Lo ha spiegato ieri, martedì 17 settembre, parlando alla commissione Ambiente del Senato. «Non so quali indicazioni mi darà il ministro – ha dichiarato – ma sono orientato a dare questa autorizzazione per sei mesi, se mi dirà che devo procedere, perché secondo me il commissario è bene che mantenga un corto periodo di intervento». Riguardo alla questione dei vincoli ambientali, poi, ha spiegato che non sono un problema perché «la discarica esiste già»: il sito gestito dalla Ecofer ha le autorizzazioni fino al 2016. «Ci atterremo ai quantitativi previsti dall’autorizzazione vigente, non andremo oltre quello che la discarica è già autorizzata a ricevere», ha rassicurato il commissario straordinario.
Il lungo discorso di Sottile, che ha definito quella di Falcognana una scelta «necessaria», non ha convinto però il presidente della commissione Giuseppe Marinello. «Riteniamo – ha dichiarato in una nota diffusa al termine dell’audizione – che la discarica di Falcognana sia inadeguata a ricevere i rifiuti di Roma e peraltro andrebbe eventualmente sottoposta ai pareri del ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità e del ministero dei Beni culturali». Ancora, le percentuali di differenziata dichiarate dall’Ama e le residuali percentuali di rifiuti , afferma Marinello, « andrebbero verificate da organismi terzi e indipendenti: non si può individuare una discarica sulla base di argomentazioni prive di riscontri degli esperti». Quindi annuncia la convocazione «a breve» in commissione Ambiente al Senato del sindaco di Roma Ignazio Marino e del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, «anche perché abbiamo l’impressione che, rispetto alla road map tracciata nei mesi scorsi dall’ex ministro Clini, la Regione abbia operato con notevoli ritardi che oggi stiamo scontando».
Continuano intanto le proteste dei residenti, che ieri pomeriggio hanno marciato in protesta dall’Ardeatina, dal sito che dovrebbe accogliere i rifiuti, verso il Divino Amore. Con loro anche il parroco del santuario, don Fernando Altieri, che ha chiesto di pregare perché non si faccia la discarica «sulla terra sacra del Divino Amore». Secondo la questura, erano quasi in mille a manifestare: quasi una prova generale della manifestazione in programma per sabato 21, quando alle 15 il corteo di protesta partirà da piazza della Repubblica per occupare stavolta il cuore di Roma, fino a piazza Santi Apostoli. «Vogliamo avere ancora fiducia nelle istituzioni – ha dichiarato al termine della manifestazione don Altieri -. Non ci rassegniamo». Intanto, il presidio “No discarica al Divino Amore” dà appuntamento a giovedì 19 settembre, alle 11, presso il santuario di via Ardeatina, con una conferenza stampa. Per spiegare, ancora una volta, le ragioni della protesta.
18 settembre 2013