Torna la “Notte dei senza dimora”
L’iniziativa, promossa dall’associazione “La casa di cartone”, per informare, sensibilizzare e condividere la condizione dei senza tetto. Gli organizzatori: «Manca piena consapevolezza del problema» da Redattore Sociale
Torna a Roma la “Notte dei senza dimora”, che quest’anno festeggia la sua undicesima edizione. Oggi, lunedì 17, l’appuntamento come ogni anno è a piazza dell’Immacolata dove cittadini, operatori sociali e senza dimora, muniti di sacco a pelo, si stenderanno sul pavimento per dormire in strada e dire “no” alla povertà. Anche quest’anno, però, mancheranno i saluti delle istituzioni. Gli organizzatori hanno, infatti, invitato l’assessore alle politiche sociali Sveva Belviso (anche solo per un saluto) ma ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta.
«Le abbiamo mandato un invito provocatorio ma per ora tutto tace. Negli anni passati avevamo chiesto un impegno all’assessorato senza ricevere risposta, mentre quest’anno abbiamo deciso di fare un passo indietro chiedendo alla Belviso almeno di mandare un saluto ufficiale. Ma ancora una volta nessuno ci risponde – denuncia Girolamo Grammatico, organizzatore dell’iniziativa con l’associazione “La casa di cartone” -. Di contro vediamo che i senza dimora nella città aumentano. I servizi per fortuna funzionano, ma manca un dialogo con le istituzioni».
Gli obiettivi della serata, sottolinea Grammatico, sono tre: informare, sensibilizzare e condividere. «Ci siamo resi conto che nonostante i nostri sforzi nell’organizzare l’evento, i cittadini che decidono di dormire con noi sono sempre pochi – aggiunge-. Noi cerchiamo di sensibilizzare, ma le istituzioni devono collaborare, perché quello che manca nell’opinione pubblica è una piena consapevolezza del problema». Secondo Grammatico, compito delle istituzioni è quello di permettere alle persone disagiate di far fronte al loro problema. «Si deve puntare alla resilienza: la persona che cade deve aver la possibilità di risalire, invece oggi notiamo che l’utente non viene aiutato a darsi la spinta ma a rimanere a galla». Quello che manca, secondo l’organizzatore della “Notte”, è un «reale rinnovamento dei servizi».
Il calendario di iniziative che ha accompagnato l’evento si conclude questa sera con la cena, il concerto della Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio e il concerto antirazzista di Maksim Cristan e Daria Spada.
17 ottobre 2011