Ancora nessuna data per il conclave

Conclusa la quinta Congregazione generale dei cardinali, con la smentita di una Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” prenotata dai cerimonieri. Padre Lombardi: «C’è ancora un cammino di riflessione» di F. Cif.

Ancora nessuna decisione è stata presa riguardo l’inizio del conclave. È stata una delle prime informazioni che il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha affidato ai giornalisti nel briefing seguito alla conclusione della quinta Congregazione generale dei cardinali, questa mattina, giovedì 7 marzo. Presenti ormai quasi tutti i cardinali elettori, con un solo porporato, il vietnamita Pham Minh Man, atteso per oggi pomeriggio.

Smentita, dal direttore della Sala stampa vaticana, la notizia riportata da un’agenzia che riferiva di una Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” prenotata dai cerimonieri pontifici in Vaticano per il pomeriggio di lunedì 11, che avrebbe fatto pensare a lunedì come data di inizio del conclave. Il maestro delle Cerimonie pontificie monsignor Piero Marini ha precisato che non c’è nessuna prenotazione a suo nome per celebrare tale Messa lunedì pomeriggio. «La notizia – ha commentato padre Lombardi – non ha nessun fondamento: una Messa Pro eligendo Romano Pontifice è una Messa che tutti i sacerdoti possono dire in questi giorni, pregando lo Spirito Santo perché aiuti la Chiesa in questa situazione. Non è che ogni Messa Pro eligendo sia la celebrazione di inaugurazione del conclave».

Nella Congregazione di questa mattina sono stati sorteggiati i tre nuovi assistenti del cardinale camerlengo per i prossimi tre giorni: il cardinale Raï per l’ordine dei Vescovi; il cardinale Monsengwo per l’ordine del Presbiteri, e il cardinale De Paolis per l’ordine dei Diaconi. 16 gli interventi della mattinata, a cominciar da quelli dei responsabili dei dicasteri economici, i cardinali Versaldi, Calcagno e Bertello. Il primo è il prefetto per gli Affari economici, il secondo è il presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), mentre il terzo, il cardinale Bertello, è il presidente del Governatorato. Secondo quanto previsto dalla Costituzione apostolica “Pastor Bonus”, ha spiegato il portavoce vaticano, il cardinale camerlengo deve provvedere, in occasione di sede vacante, a far avere al collegio cardinalizio tutte le informazioni sullo stato patrimoniale ed economico della Santa Sede. Su questo hanno relazionato quindi i tre capi di dicastero; gli altri interventi, ha proseguito padre Lombardi, hanno spaziato in modo ampio sui grandi temi dell’evangelizzazione, dell’impegno della Chiesa nel mondo di oggi, ma anche sui dicasteri della Curia romani, sui rapporti con gli episcopati e, ancora, sulla grande sfida della carità e dell’impegno della Chiesa verso i più poveri.

Nel corso delle Congregazioni, ha spiegato il direttore della Sala stampa vaticana, c’è anche un lungo intervallo in cui i cardinali si incontrano singolarmente, scambiandosi impressioni o organizzandola loro ulteriore ricerca di informazioni. Quindi ha mostrato ai giornalisti le immagini dei lavori preparatori della Cappella Sistina in vista del conclave. Tornando infine sulla procedura che condurrà alla decisione della data di inizio delle votazioni, «dipende interamente dal collegio cardinalizio», ha ribadito. Il decano che conduce le riunioni, ha spiegato padre Lombardi, «cerca di percepire qual è il sentire del collegio e quando sia il momento opportuno per proporre eventualmente la questione della data e la votazione sulla data. Per ora – ha chiosato il religioso – non è stato fatto». Quindi c’è ancora «un cammino di riflessione, di informazione, o il desiderio, anche per correttezza, di attendere anche il cardinale vietnamita che dovrebbe arrivare oggi».

7 marzo 2013

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