La riapertura al pubblico di Palazzo Farnese

Rivivono i cinque secoli di storia della struttura che oggi ospita l’ambasciata di Francia, e che è stata residenza di Papi, re, regine, cardinali e artisti di Francesca Romana Cicero

Sino al mese di aprile è possibile visitare a Palazzo Farnese l’esposizione “Dalle collezioni rinascimentali ad ambasciata di Francia”. La mostra si propone di far rivivere cinque secoli della storia di uno dei più bei palazzi di Roma: «Quest’è un Palazzone che si ride di chi lo deride: colossale, imponente, magnifico, decorato da nobil piazza, e fontane con conche di granito: è insomma una delle meraviglie di Roma che dalla sua quadrata forma prende il nome di Dado Farnese…» (Giuseppe Antonio Guattani, 1805). Palazzo costruito per volere di Alessandro Farnese (1468-1549), divenuto Papa col nome di Paolo III, ad opera di Antonio da Sangallo e completato da Michelangelo.

L’allestimento intende ricontestualizzare le opere che ornavano il palazzo, compreso il cortile (nel quale imponenti sagome delle statue che lo occupavano virtualmente ricostruiscono l’effetto visivo). Palazzo nel quale si sono avvicendati Papi, re, regine, cardinali, ambasciatori, artisti ed insigni studiosi.

Pur essendo lodevole tale iniziativa, che vuol far rivivere le atmosfere e l’eleganza di una corte colta e ricca, tuttavia l’allestimento è fortemente condizionato dalla destinazione d’uso degli ambienti, riservati all’ambasciata di Francia. Gran parte del percorso si snoda nei corridoi laterali del Palazzo, che inevitabilmente riducono il godimento e l’efficacia comunicativa di opere importanti, quali ad esempio il ritratto di Paolo III di Tiziano. Lo spazio espositivo limitato probabilmente ha anche impedito di arricchire la mostra – che pure consta di oltre 150 opere tra dipinti, statue, sculture, monete, etc. – con un numero maggiore di pezzi provenienti dalle collezioni di questa famiglia di grandi mecenati, i cui interessi si spostarono da Roma a Parma solo nel XVII secolo. Secolo durante il quale a Palazzo Farnese rimase solo la raccolta legata alla grandezza di Roma per volere del gran cardinale Alessandro. La disposizione testamentaria non fu rispettata da Carlo III di Borbone, figlio di Filippo V di Borbone e di Elisabetta, ultima erede dei Farnese, che nel 1734 trasferì a Napoli tutte le collezioni della famiglia.

In seguito, il 27 giugno 1874, il Marchese di Noailles, diplomatico francese, ottenne da Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie in esilio a Roma, l’affitto di una parte dell’edificio come sede dell’ambasciata francese nella nuova capitale italiana. Un anno più tardi, l’Ecole Française de Rome, centro di ricerche e biblioteca, s’insediò all’ultimo piano del palazzo. Comprato dalla Francia nel 1911, il palazzo è stato poi rivenduto allo Stato italiano nel 1936, anno in cui i due Stati hanno sottoscritto un accordo che prevede la locazione delle due ambasciate, italiana a Parigi e francese a Roma, per una durata di 99 anni, mediante un affitto simbolico.

La visita, supportata dalle audio-guida comprese nel biglietto, meriterebbe comunque di essere effettuata anche solo per rivedere i vividi colori della Sala dei Fasti farnesiani, capolavoro del manierismo romano affrescato da Francesco Salviati e Taddeo Zuccari, il Camerino dell’Ercole e la celeberrima galleria Carracci (forse usata come sala da musica), preceduta dai disegni preparatori di Annibale Carracci di squisita fattura.

“Palazzo Farnese. Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia”, c/o Ambasciata di Francia in Italia, Palazzo Farnese, via Giulia 186. Fino al 27 aprile 2011. Curatori: Francesco Buranelli e Roberto Cecchi. Catalogo Giunti: 38 euro. Orari: lunedì e mercoledì dalle 9 alle 19; dal giovedì alla domenica dalle 9 alle 21. Chiuso il martedì. Biglietti: Giorni feriali: intero 12 euro; ridotto 10 euro (maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni, gruppi dalle 15 alle 25 persone); ridotto speciale 5 euro; Giorni festivi (sabato, domenica): intero 15 euro; ridotto 12 euro (maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni, gruppi dalle 15 alle 25 persone); ridotto speciale 6 euro (scuole primarie e secondarie, minori di 18 anni). Prenotazione (obbligatoria per gruppi e scuole): a persona 1,50 euro; ad alunno 0,50 euro. Visite guidate unicamente col personale della mostra. Informazioni: 06.32810.

1 marzo 2011

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