L’Halleluja Festival della Comunità Shalom
Aspettando la Gmg di Rio è in corso, dal 16 al 23 luglio, la grande kermesse delle “arti integrate” che l’anno passato ha radunato a Fortaleza, in Brasile, più di un milione di giovani di Christian Giorgio
Sarà la comunità Shalom di Fortaleza a fare gli onori di casa durante la Settimana Missionaria che dal 16 al 23 luglio sta coinvolgendo i giovani di diverse diocesi di tutto il mondo. Un cammino di avvicinamento agli appuntamenti della Gmg di Rio che sarà caratterizzato dall’evento musicale in grado di radunare centinaia di migliaia di ragazzi in tutto il Brasile e che, quest’anno, aprirà le proprie porte ai giovani provenienti da ogni parte del globo: il Festival Halleluya. Giunta alla sedicesima edizione, la kermesse di musica cristiana ha fatto registrare lo scorso anno un record di pubblico; in cinque giorni sono state più di un milione le persone che vi hanno preso parte.
Tutto è iniziato nel 1997 quando i responsabili della Comunità cattolica Shalom ebbero l’intuizione di offrire ai giovani di Fortaleza e ai turisti che erano di passaggio una particolare opzione d’intrattenimento estivo con la quale evangelizzare. La formula della manifestazione ebbe subito grande successo e crebbe rapidamente sviluppandosi in altre città brasiliane. Al festival, anche quest’anno, ci saranno artisti che in Brasile non hanno nulla da invidiare alle pop star europee più acclamate. «Una tale festa di musica e di giovani – dice Edie Bethlem, responsabile in Italia della Comunità cattolica Shalom – è in grado di trasformare il palco sul quale si esibiscono gli artisti in un grande altare da cui annunciare con grazia e ispirazione l’amore di Dio per l’intera umanità».
Fortaleza sarà, per cinque giorni, un luogo dove i giovani cattolici europei e non solo avranno la possibilità di capire «come si fa missione in Brasile». Teatro, musica e danza; lo chiamano anche “Festival delle arti integrate”, quelle che «ci fanno pensare alla bellezza – conclude Edie -, quelle che ci danno la possibilità di essere gli artefici di una bellezza che ci trascende e che vogliamo venga scoperta da più persone possibili».
19 luglio 2013