“Quindi?”: il tour teatrale di Max Gazzè
Il 21 gennaio l’artista romano sarà in concerto all’Auditorium della Conciliazione. L’apertura del live con una sessione acustica, poi i suoni elettronici e i suoi successi di Concita De Simone
Un alieno dello show business, capace di porre quesiti filosofici o scientifici tra le sue note delicate, che ci ha abituati a testi poetici e suggestivi. È Max Gazzè, romano, classe 1967; fin da piccolo, essendo cresciuto in Belgio, ha respirato – anche musicalmente – atmosfere internazionali. Prima bassista, arrangiatore e autore, poi musicista a tutto tondo, torna a Roma nei primi anni Novanta, inserendosi di diritto nella “scuola romana” dei cantautori di quegli anni, con colleghi come Alex Britti, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi.
In tour dallo scorso novembre, con tappa nella capitale il prossimo 21 gennaio all’Auditorium della Conciliazione, abbiamo visto di recente il poliedrico artista anche nei panni di attore, prima, al cinema in “Basilicata coast To coast”, poi, in teatro, dove è stato Erode nel musical “Jesus Christ Superstar”.
Esperienze ed emozioni diverse che Gazzè porta ora sul palco con il suo “Quindi? Tour teatrale”, che prende il nome dal suo ultimo album, dello scorso maggio. «È una parola che si usa in più contesti – aveva detto il cantautore romano spiegando l’insolito titolo –: o la usi con curiosità, per invitare la persona con la quale stai parlando a proseguire, oppure per il motivo opposto, cioè per interrompere e arrivare al punto di una discussione che non ti interessa. Il ‘quindi?’ crea un momento di attesa ben preciso, è un attimo di stasi e sospensione, come quello che c’è nello scartare un regalo di Natale da parte di un bambino, un momento in cui si genera la contemplazione di qualcosa che sta per accadere».
I pensieri da cui scaturiscono le sue canzoni e i suoi titoli un po’ surreali sono i suoi, dunque, ma il merito per i testi va anche al fratello Fabrizio e a Gimmi Santucci: «Non sono molto bravo a scrivere, sono più un oratore – aveva dichiarato umilmente alla stampa presentando il disco –. Per mettere giù i testi spesso mi trovo a bere un tè con Gimmi, gli racconto quello che penso, ne discutiamo e da lì lui realizza uno scritto e insieme, con la giusta ironia o dolcezza, scriviamo la canzone».
Il risultato è profondo e coinvolgente; talvolta “sporco” e “impreciso” dal punto di vista musicale, ma l’effetto è voluto: «Negli ultimi tempi, mentre registro un disco cerco di mantenere spontaneità e imprecisioni, perché al giorno d’oggi trovo ci sia un po’ un appiattimento generale dei suoni».
Sicuramente poi, dal vivo, l’ascolto ne guadagna maggiormente. Anche il concerto romano si aprirà con Max Gazzè al basso, in una sessione acustica suonata con Clemente Ferrari, alla fisarmonica; Giorgio Baldi, alla chitarra; Luca Trolli, alla batteria, minimalista da suonare in piedi. Un momento di musica intimo, diretto, spontaneo. Sarà solo il preludio al concerto vero e proprio, dove i musicisti riconfermeranno la propria “padronanza del sound elettronico”. In scaletta ci saranno le canzoni più conosciute in questi 15 anni di successi dell’artista: “Il solito sesso”, “Una musica può fare”, “La favola di Adamo ed Eva”, “L’amore pensato”, “Il timido ubriaco”, “Vento d’estate”, “L’uomo più furbo”, ma verranno proposti le canzoni del nuovo album “Quindi?”, a cominciare dai singoli “Mentre dormi” e “A cuore scalzo”, tra i più programmati dalle radio italiane. Sul palco con Max: Clemente Ferrari (synth e tastiere); Giorgio Baldi (chitarre); Luca Trolli (batteria e percussioni).
14 gennaio 2011