Rifiuti, torna in vigore il piano Polverini
Sospesa la sentenza del Tar che annullava lo strumento varato dalla Regione. Evitato il rischio di una procedura comunitaria di infrazione. Alemanno: «Una buona notizia» di F. Cif.
Torna in vigore il piano rifiuti approvato dalla Regione Lazio il 18 gennaio 2012. Il Consiglio di Stato infatti, accogliendo l’appello della Regione, ha sospeso la sentenza del Tar che lo aveva annullato. Il motivo: bloccare il piano, a detta dei giudici, significa creare un «danno grave ed irreparabile», esponendo «lo Stato, e specificamente la Regione Lazio, a procedura comunitaria di infrazione».
Il Tar aveva annullato il piano il 9 gennaio scorso, accogliendo un ricorso proposto dai Verdi, da alcune associazioni ambientaliste e che vede come parti cointeressate le Provincie di Latina, Viterbo, Rieti e Frosinone. La Regione aveva proposto appello al Consiglio di Stato e ieri, martedì 16 aprile, i giudici di Palazzo Spada hanno depositato l’ordinanza con cui accolgono l’istanza cautelare e sospendono l’esecutività della sentenza impugnata. Esprimendo, tra l’altro, dei dubbi sull’«interesse ad agire delle associazioni ambientaliste», dato che l’atto impugnato non attiene direttamente, secondo i giudici della quinta sezione, alle competenza loro attribuite.
La pronuncia definitiva si avrà con la discussione del merito in un’apposita udienza che dovrà essere fissata. Intanto il commento dell’ex governatrice Renata Polverini: «Il Consiglio di Stato conferma la validità di uno strumento con il quale abbiamo sanato anni di inadempienze ed evitato la procedura di infrazione comunitaria che pendeva sulla Regione Lazio». Anche per il sindaco di Roma Gianni Alemanno la decisione del Consiglio di Stato «è una buona notizia: è la base per trovare dei siti di smaltimento dei rifiuti trattati all’interno della provincia di Roma».
17 aprile 2013