Rugby, torna nella Capitale il “Sei Nazioni”
Al via con la sfida tra Italia e Francia il torneo che già nel 2012 aveva registrato il tutto esaurito. Tre le partite in programma all’Olimpico. Il presidente Gavaziz: «Vogliamo raggiungere le 180mila presenze» di F. Cif.
Sarà la sfida tra Italia e Francia ad aprire ufficialmente, domenica 3 febbraio alle 15 allo Stadio Olimpico, il calendario del “Sei nazioni”. Torna nella Capitale infatti il torneo di rugby che già nell’edizione dello scorso anno aveva registrato il tutto esaurito. Tre le partite che si giocheranno a Roma: oltre alla sfida con la Francia, la nazionale allenata da Jacques Brunel ha in programma un incontro con il Galles, il 23 febbraio alle 14.30, e uno con l’Irlanda, sempre alle 14.30, il 16 marzo.
Nella gara di avvio, che sarà trasmessa in diretta da Sky Sport 2 e in differita da La7, saranno festeggiati anche i 400 azzurri che hanno fatto la storia del rugby, ai quali sarà consegnato il cap, il simbolo tradizionale destinato ai giocatori che hanno rappresentato il loro Paese. In occasione del match tradizionalmente più sentito, è stato annunciato ieri, 17 gennaio, nella conferenza stampa di presentazione in Campidoglio, tutti gli atleti che hanno indossato almeno una volta la maglia della Nazionale hanno ricevuto l’invito ad intervenire all’Olimpico per ricevere il cap ufficiale, azzurro con ricami in oro, logo federale e numero di matricola del giocatore, istituito ufficialmente la scorsa primavera alla vigilia della partenza per il tour estivo nelle Americhe. Tutti coloro che nel corso della mattinata riceveranno il cap ufficiale saranno poi a bordo campo per cantare insieme agli Azzurri l’inno nazionale. Circa 400 dei 627 giocatori che hanno rappresentato l’Italia tra il 1929 e il 2012 hanno già dato la propria adesione.
Nell’area dello stadio, in occasione delle partite, torneranno stand, spazi per ballare, aree per bambini e riproduzione di campi da gioco, luoghi di incontro per il “Terzo tempo”. È il “Villaggio del Terzo Tempo” di cui ha parlato in conferenza stampa Raffaele Pagnozzi, amministrator delgato di Coni Servizi. «Come già a novembre – ha spiegato – l’area riservata ai tifosi si snoderà lungo l’intero Parco del Foro Italico con quattro aree comprese tra Viale delle Olimpiadi e lo Stadio dei Marmi che contribuiranno a rendere unica l’esperienza per i tifosi». Presentando il torneo, poi, il presidente della Federazione italiana rugby Alfredo Gavazzi ha raccontato le aspettative per questo appuntamento internazionale con la palla ovale. «Vogliamo raggiungere l’obiettivo delle 180mila presenze», ha dichiarato, ricordando l’immagine dell’Olimpico innevato all’avvio dell’edizione 2012 del torneo, nella partita di esordio contro l’Inghilterra.
«Il connubio tra Roma e il 6 Nazioni è un connubio indissolubile e vincente», ha dichiarato il sindaco Gianni Alemanno, evidenziando come il rugby si stia affermando sempre più nella Capitale, dove ogni anno cresce il numero degli iscritti. «Il rugby ha messo salde radici all’Olimpico – ha continuato -, portando nella nostra città e nel suo impianto più importante un tifo bello e sano: il rugby offre un messaggio forte e positivo, che spero possa trovare sempre maggiore diffusione tra le nuove generazioni».
Previsto da Federazione e Roma Capitale un abbonamento speciale “1+3”, che ha già consentito, a novembre, l’ingresso allo Stadio Olimpico per il test match tra la Nazionale Italiana e gli All Blacks, e che consentirà ora, a chi l’ha acquistato, di assistere alle tre gare casalinghe degli azzurri. «Nei test di novembre – ha aggiunto Gavazzi – sono stato commosso da quello che ho visto: non avrei mai pensato che l’Italia potesse arrivare a questi livelli. Io spero tanto che il passo avanti fatto a novembre venga confermato e consolidato. Penso che per poter vincere bisogna rischiare, so anche che il 6 Nazioni è un torneo molto impegnativo, e al suo interno ci sono sempre delle sorprese. Noi ci siamo ed entriamo in campo per vincere».
Per informazioni: http://www.federugby.it
18 gennaio 2013