Capolavori di Leonardo e Michelangelo a confronto
Ai Musei Capitolini in mostra i disegni dei due geni. I pannelli didattici mostrano i loro percorsi speculari su temi come il rapporto con l’antico, con Roma, l’architettura e il disegno di figura di Francesca Romana Cicero
Due maestri del Rinascimento italiano, due eccellenze del nostro patrimonio artistico-culturale, per la prima volta a confronto in una mostra ai Musei Capitolini attraverso 66 disegni: «Leonardo e Michelangelo. Capolavori della grafica e studi romani». I lavori di Leonardo provengono dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, mentre quelli di Michelangelo dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze.
L’eccezionalità dei prestiti, il rigore scientifico operato nella selezione e confronto, rendono particolarmente appetibile l’esposizione ad architetti e visitatori competenti. Tuttavia, la raffinatezza e l’energia dirompente anche dei disegni di piccolo formato, alcuni di essi quasi inintelligibili ad occhio nudo, è tale da non poter non affascinare il visitatore comune, sopraffatto da tanta perfezione e genialità. Il confronto procede specularmente, con l’ausilio di pannelli didattici, su tematiche affini ai due artisti: il rapporto con l’Antico, l’architettura, il disegno di figura e il loro legame con Roma, esaminando passioni e personali interessi, quali la pratica di cantiere per Michelangelo e l’ottica per Leonardo. Un confronto che suscita, anche solo a livello percettivo, composta meraviglia e commozione nel constatare travagli creativi e complessità di forme che, capolavori essi stessi, hanno dato vita ad autentici capolavori.
Disegni, eseguiti a penna e inchiostro seppia o matita rossa, che attestano il perenne lavorìo sperimentatore di Leonardo, erede ed interprete di una cultura squisitamente quattrocentesca, e le contraddizioni artistiche e spirituali del ‘500 di Michelangelo. Disegni molto noti, come quelli concernenti le invenzioni meccaniche, gli studi sugli uccelli o di geometria di Leonardo, accompagnati da lunghe e dettagliate annotazioni, o quelli su Cleopatra, la testa di Leda e il Giudizio Universale di Michelangelo.
Considerate a torto rivali, le due personalità più rivoluzionarie dell’era moderna rivelano la loro maestria anche attraverso la sezione «A seguito del genio», ospitante opere eseguite da artisti che appartennero alla scuola di Leonardo o che subirono l’influenza di Michelangelo.
15 novembre 2011