Classici e novità sul palco del Quirino

Le anticipazioni della stagione 2011-2012: il via con la danza e Raffaele Paganini. E ancora Balzac, Shakespeare, De Filippo, Pirandello di Toni Colotta

Nella panoramica che andiamo tracciando sui programmi teatrali di autunno/primavera 2011-12 abbiamo dato priorità all’Argentina in omaggio all’importanza della gestione pubblica. Ma a ruota, diciamo così, va segnalato il «privato» Quirino-Vittorio Gassman fondato e diretto da Geppy Gleijeses, non solo per la stagione di spettacoli annunciata ma in specie per il corredo di attività promozionali socio-artistiche in tutto degne dell’idea fondante, quella di un teatro come educazione civile. Sulla scia del successo che ha portato il Quirino a raggiungere nella stagione scorsa il primato fra i teatri romani per affluenza di spettatori.

Ne parleremo dopo aver soddisfatto la naturale curiosità del lettore circa titoli e interpreti del cartellone principale. Il 4 ottobre sarà la danza a riaprire il palcoscenico di via delle Vergini: Raffaele Paganini è al centro del “Diario di viaggio di un americano a Parigi”, rievocazione di un mito cinematografico su musica di Gershwin, riscritto da Riccardo Reim e coreografato da Luigi Martelletta. Ritorna Massimo Ranieri fra musica e prosa assemblate da Guglielmo Peirce. Spettacolo ospite sarà il collaudatissimo “L’Affarista” di Balzac con Gleijeses e la Bargilli. Seguiranno lo Shakespeare de “La bisbetica domata” con l’apprezzata coppia Gravina-Siravo, poi Eduardo De Filippo de “Le bugie con le gambe lunghe”, protagonista il figlio Luca, e ancora un classico, “Questa sera si recita a soggetto” di Pirandello con Mariano Rigillo, e un adattamento de “I Rusteghi” di Goldoni a cura di Gabriele Vacis. Fra le novità l’inedito Woody Allen de “La lampadina galleggiante” con Giuliana De Sio, un binomio della comicità, Giovatta e Iacchetti, un omaggio a Raffaele Viviani, parole e musica.

Ed ecco la parte di programma con forte valenza di promozione sociale. L’Accademia Internazionale d’Arte Drammatica del Teatro Quirino non è la copia di scuole similari. Nata dal gemellaggio con il Teatro Stabile di Calabria, altra creatura di Gleijeses, e la Fondazione Roma, forma, sì, forze professionali per il domani del palcoscenico con l’apporto di grandi maestri (Orsini, Calenda, Pagliai, Nekrosius fra molti altri). Ma in più i fondatori con l’iniziativa “In scena diversamente insieme” si dedicano all’animazione teatrale per soggetti in difficoltà causa handicap fisici, tossici, per emarginazione razziale o carceraria. Obbiettivo è la «crescita sociale e morale dell’individuo attraverso la cultura e la solidarietà».

20 giugno 2011

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