Cresce il turismo nella Capitale
Aumentati, nel 2012, sia gli arrivi e le presenze che l’indotto economico. Cresce la presenza degli stranieri, mentre la crisi penalizza il mercato interno. Alemanno: «È una vera risorsa per la città» di F. Cif.
Nonostante la crisi economica internazionale, gli stranieri continuano a scegliere Roma. È il dato che emerge dalla Fiera del Turismo dell’Italia e del Mediterraneo che si è svolta al Palazzo dei Congressi dell’Eur. I numeri parlano chiaro: sono aumentati, nel 2012, sia gli arrivi e le presenze dei turisti che l’indotto economico. E in più di 70 casi su 100 si tratta di stranieri; in particolare, quanti arrivano dai Paesi dell’Unione europea in genere sono quelli che si fermano di più: circa 3 notti, a fronte di una permanenza media che è di 2,5 notti.
In numeri assoluti, gli arrivi nel corrispondono a circa 12 milioni, giungendo a sfiorare i 30 milioni di presenze, vale a dire un milione 221mila in più rispetto all’anno precedente. Per il sindaco Alemanno è «la conferma che il turismo è per la città una vera risorsa, un settore vitale in continua crescita. Nel momento di recessione economica che stiamo vivendo a livello internazionale, il turismo romano, in controtendenza con il resto del Paese, cresce e si consolida: i turisti continuano a scegliere Roma». Una «notizia positiva», la definisce Alemanno. La crisi infatti ha penalizzato maggiormente il mercato interno, ma il fascino esercitato dalla Città eterna sui visitatori stranieri resta immutato.
«L’amministrazione ha cambiato passo, siamo più dinamici», osserva il delegato al Turismo di Roma Capitale Antonio Gazzellone. «E i risultati si vedono». Nel 2012, fa notare, gli arrivi Francia e Germania crescono del 5%; bene anche Russia e Usa. Anche la Cina fa registrare un incremento del 20% e «ci si attende che un ulteriore impulso possa darlo anche il nuovo volo diretto da e per Shanghai». La sfida che attende ora la Capitale è, per Gazzellone, il miglioramento di infrastrutture e trasporti: «Servirà l’ampliamento di Fiumicino e aprire un dialogo con Expo 2015».
7,3 i miliardi spesi dai turisti nello scorso anno. Di questi, il 26,5% è rappresentato dalla spesa alberghiera, il 17,2% da ristoranti e bar e il 20,2% dallo shopping di abbigliamento. Calano le spese per cinema e spettacoli (-12%), a vantaggio invece di musei e gallerie, che crescono, in termini di indotto economico, del 10%.
22 gennaio 2013