Fisc, la famiglia al centro del convegno annuale
Il tradizionale appuntamento dei settimanali cattolici riuniti quest’anno a Fabriano per il centenario de “L’Azione”. Tema della tre giorni l’emergenza educativa nella scuola, nel lavoro e nello sport di Nicolò Maria Iannello
Riscoprire il valore della famiglia in tempo di crisi. È il filo conduttore dell’annuale convegno nazionale promosso dalla Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) che si è svolto a Fabriano dal 3 al 5 maggio. Una tre giorni intensa su “La vera emergenza educativa: la famiglia nel lavoro, nella scuola, nello sport”, che ha fatto da cornice al centenario del settimanale “L’Azione” della diocesi di Fabriano – Matelica, guidato da Carlo Cammoranesi. Il direttore, in apertura dei lavori ha spiegato che il convegno «è un’occasione per prepararsi all’Incontro mondiale delle famiglie di Milano dal 30 maggio al 3 giugno».
A introdurre il tema, il vescovo di Parma e presidente della Commissione episcopale permanente per la famiglia e la vita della Conferenza episcopale italiana (Cei), monsignor Enrico Solmi che ha evidenziato la tendenza in atto a considerare «la famiglia una dimensione del passato». Per questo, ha sottolineato il presule, «è necessario educare alla famiglia e in famiglia», al matrimonio quale «patto che unisce un uomo e una donna che misteriosamente si scelgono e hanno di per sé una prospettiva generativa». In questo senso i settimanali cattolici collaborano attivamente smentendo «quegli stereotipi che nascondono il valore della famiglia e dell’assunzione di responsabilità». Un ruolo rilanciato ai convegnisti dal presidente della Fisc, Francesco Zanotti, che ha ricordato come «sia necessario dare un aiuto concreto alle famiglie, da tempo relegate in un angolo». Di media e famiglia, con riferimento ai minori, ha parlato il presidente del Coordinamento delle associazioni per la comunicazione (Copercom), Domenico Delle Foglie, presentando un documento firmato dalle 29 associazioni aderenti «che possa aprire un dibattito pubblico e sensibilizzare il Parlamento verso un codice unico per la regolamentazione dei mezzi di comunicazione».
Sulla crisi delle famiglie ha riflettuto anche il vescovo Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Cei per le comunicazioni sociali, che ha sottolineato come all’interno di esse «ognuno educa ed è educato». Oggi però «la famiglia va incontro a delle forme di degenerazione da contrastare». Quella demografica, innanzitutto, che indica «un inaridimento alla trasmissione della vita» insieme a quella spirituale, «dato che è in crisi l’idea che la generazione della vita è un dono di Dio». Poi quella culturale, visto che la società segue «modelli che non sono propri della natura umana». E infine una degenerazione sociale visibile in un contesto che «non promuove e non tutela la centralità della famiglia».
Parlando di emergenza educativa, lo scrittore Davide Rondoni ha evidenziato l’urgenza di «educare nella scuola e nella famiglia, con passione e con gioia, all’eternità e al bello». A fargli eco il sociologo Sergio Belardinelli: «Abbiamo eroso le condizioni per una società che ha fiducia in se stessa e ai giovani abbiamo rubato il futuro». Ma questo tempo di crisi può «offrire grandi opportunità di rinnovamento». Con convinzione poi il presidente nazionale del Forum famiglie, Francesco Belletti, ha ribadito che la famiglia è «il luogo in cui si custodisce la dignità umana». Ed essa insieme al lavoro è uno spazio di libertà «dove la persona deve essere valorizzata».
Lo sport, tema dell’ultima giornata, è una delle realtà che aiutano la famiglia nella sua sfida perché, ha evidenziato Marco Tarquinio, direttore di «Avvenire», «esso trasmette valori fondamentali e sani». Di sport come «metafora della vita» hanno parlato l’ex calciatore Lorenzo Minotti e Luca Pancalli, vicepresidente del Coni e presidente del Comitato paraolimpico, definendolo «uno strumento di aggregazione e inclusione sociale che mette in discussione, insegna a fare delle scelte e delle rinunce per portare avanti un sogno». A chiudere la tre giorni le riflessioni di don Ivan Maffeis, vicedirettore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, che ha ricordato come il tema della famiglia richiami la necessità «di emanciparsi rispetto alla tendenza attuale di correre da soli, rinsaldando il senso di appartenenza».
7 maggio 2012