I piccoli del Bambino Gesù salutano Papa Benedetto
Disegni e messaggi dai piccoli pazienti dell’ospedale romano indirizzati al Santo Padre nel suo ultimo giorno di ministero. “Sei il nonno di tutti i bambini”. “Grazie di tutto” di F. Cif.
Ci sono le loro domande di bambini, ma anche i loro sentimenti e le loro preghiere nei disegni che i piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù hanno voluto dedicare a Benedetto XVI nel suo ultimo giorno di pontificato. “Papa, perché ti sei dimesso? Mi mancherai”. “Caro angioletto, proteggi Benedetto”. “Un giro tondo di saluti da tutti i bambini del mondo per il Papa più bravo del mondo”. E ancora, “Ricordaci nelle tue preghiere”. “Benedetto prega per mia sorella falla tornare a casa”. “Sei il nonno di tutti i bambini”. “Grazie di tutto”.
Sono solo alcuni dei messaggi che accompagnano i disegni dei bambini per il Santo Padre, realizzati nei giorni successivi all’annuncio della sua rinuncia al ministero petrino, nel corso delle attività promosse dagli operatori della ludoteca dell’ospedale. “Caro papa quando sei venuto in ospedale io ero molto piccola ma la mamma me lo racconta sempre. Oggi sono in DH (day hospital) e ricordando quel giorno ti abbraccio di cuore”, si legge in uno dei lavori, firmato da una piccola testimone di quel 30 settembre del 2005, quando Benedetto XVI fece la sua prima visita a una struttura sanitaria. Ad accoglierlo, l’allora presidente dell’ospedale, Francesco Silvano, insieme al personale medico e sanitario e ai familiari dei piccoli ricoverati.
Ricordando quanta «attenzione, spirito di sacrificio, pazienza e amore disinteressato, sia necessario per far sì che le mamme e i papà possano trovare al Bambino Gesù un luogo dove si respiri speranza e serenità anche nei momenti di più acuta apprensione», Benedetto XVI fu accompagnato a visitare i vari reparti dell’ospedale, incontrando i piccoli pazienti. «In questo luogo – disse – si può offrire una testimonianza concreta ed efficace del Vangelo a contatto con l’umanità sofferente; qui si proclama con i fatti la potenza di Cristo che con il suo spirito guarisce e trasforma l’umana esistenza. Preghiamo perché, insieme con le cure, sia comunicato ai piccoli ospiti l’amore di Gesù».
28 febbraio 2013