Il Papa a San Giovanni per la presa di possesso

Domenica 7 aprile Francesco celebra la Messa solenne con la quale si insedia sulla Cattedra di vescovo di Roma. L’omaggio del cardinale Vallini e di rappresentanti della diocesi. Ingresso senza biglietti di F. Cif.

La Chiesa di Roma si stringe intorno al suo vescovo, Papa Francesco, domenica 7 aprile. Alle 17.30 infatti nella basilica di San Giovanni in Laterano il Santo Padre celebra la Messa solenne con la quale prende possesso della Cattedra di vescovo di Roma. Concelebrano con lui il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicario emerito Camillo Ruini, il consiglio episcopale diocesano e quello dei parroci prefetti.

Un rito antichissimo, quello dell’insediamento sulla Cattedra di vescovo di Roma, che vede la partecipazione, nella chiesa che è “madre di tutte le chiese”, dei sacerdoti e seminaristi della diocesi, dei religiosi e delle religiose, delle famiglie e dell’intera comunità ecclesiale. Alla celebrazione presieduta da Papa Francesco, secondo quanto esplicitamente disposto dalla costituzione apostolica di Giovanni Paolo II “Universi Dominici gregis”, prendono parte infatti i sacerdoti di Roma e gli alunni del Pontificio Seminari Romano Maggiore e Minore, del Redemptoris Mater, dell’Almo Collegio Capranica e gli Oblati della Madonna del Divino Amore. Con loro anche quanti, in conformità al Motu proprio “Pontificalis Domus”, compongono la Cappella Pontificia. A distribuire l’Eucaristia ai fedeli saranno 75 diaconi permanenti. L’animazione musicale della liturgia sarà affidata al Coro della diocesi di Roma, diretto da monsignor Marco Frisina, mentre il servizio liturgico sarà svolto da 13 seminaristi del Maggiore e da 2 del Capranica. A due ordinandi presbiteri, che diventeranno sacerdoti per la diocesi di Roma il prossimo 21 aprile, il ruolo di diaconi assistenti: si tratta di don Alberto Daniel Lopez Pantano, di origine argentina, e di don Giuseppe Conforti.

La presa di possesso della Cattedra avviene prima dell’inizio della Messa. Papa Francesco sarà accolto sulla porta della basilica, dove bacerà il crocifisso e aspergerà i presenti con l’acqua benedetta. Indossate in sacrestia le vesti sacre, salirà al primo ripiano della Cattedra. Il cardinale vicario saluterà il nuovo vescovo di Roma con un testo che raccoglie diverse espressioni patristiche. Da Cipriano la «Cathedra romana» viene infatti indicata come Cattedra di Pietro, l’apostolo sul quale è stata fondata la Chiesa. Quindi, dopo l’insediamento, alcuni rappresentanti della diocesi saliranno le scalette che vi conducono per manifestare, a nome di tutti, l’obbedienza e la filiale devozione al proprio vescovo dell’intera Chiesa di Roma. A cominciare dal cardinale vicario Agostino Vallini, dal vice gerente monsignor Filippo Iannone e dal vicario capitolare monsignor Luca Brandolini, per continuare poi con il decano dei parroci, monsignor Pasquale Silla, che guida la comunità di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, e don Daniele Natalizi, vicario parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Michele a Castel Romano, il più giovane di ordinazione ed età, con i suoi 28 anni; sacerdote dal 2012. Ancora, salgono alla Cattedra del vescovo di Roma don Gianpaolo Pertici, diacono permanente della parrocchia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo all’Appio Latino; padre Marco Bellachioma, religioso dell’Ordine francescano dei Frati minori conventuali e segretario diocesano Cism (Conferenza italiana superiori maggiori); suor Maria Giuseppina Abruzzini, religiosa salesiana e segretaria diocesana Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia). Le famiglia sono rappresentate d Marco e Monica Curzi e dai loro quattro figli: Francesco (11 anni), Marta (10), Alessandro (9), Paolo (6). A nome dei ragazzi di Roma, infine, manifestano la loro obbedienza e devozione al Santo Padre Sofia Presciutti e Massimo Presti, che collaborano con la pastorale giovanile diocesana, impegnati rispettivamente nelle parrocchie di Santi Fabiano e e Venanzio e San Giuda Taddeo Apostolo.

L’accesso alla basilica è possibile dalle 15.30 dall’ingresso principale, in piazza di Porta San Giovanni. Non è necessario alcun biglietto. I fedeli che parteciperanno alla celebrazione potranno ottenere il dono dell’indulgenza plenaria, alle consuete condizioni

5 aprile 2013

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