La 12° Corsa di Miguel dedicata alle donne
La maratona in ricordo dell’atleta argentino desaparecido prevede diverse iniziative per favorire la partecipazione femminile. E apre anche alle biciclette. Percorsi competitivi e non di Giulia Rocchi
Miguel Benancio Sanchez era un atleta argentino, scriveva poesie, amava il suo Paese. Una banda paramilitare lo sequestrò a casa sua, nella notte fra l’8 e il 9 gennaio 1978, quando aveva solo 25 anni. Gli bendarono gli occhi, lo infilarono sul Ford Falcon nero, e di lui si persero le tracce. Per ricordare il giovane maratoneta e gli oltre 30 mila desaparecidos, si svolge domenica 23, lungo le strade della Capitale, la Corsa di Miguel.
Giunta alla dodicesima edizione, la gara prende il via alle 10 da via dei Campi Sportivi (Acqua Acetosa) e si conclude allo Stadio Paolo Rosi. Previste una gara competitiva di 10 km e una corsa non competitiva: chi partecipa a quest’ultima può scegliere il percorso di 2,8 km, con arrivo a Villa Glori. La corsa sarà trasmessa in diretta da Rai Sport 2.
La manifestazione quest’anno è dedicata, in particolare, alle donne. «L’ambiente delle corse ha bisogno delle ragazze – affermano gli organizzatori dell’evento sportivo –. L’obiettivo è alzare la percentuale della partecipazione femminile, attualmente poco sopra il 17 per cento, almeno al 25, un quarto della popolazione podistica della gara». Per favorire la partecipazione femminile, i promotori della Corsa di Miguel hanno pensato a diverse misure: «Le donne avranno stavolta una maglietta tutta loro. E poi un pacco gara più ricco, un gadget podistico a sorpresa e una palla da baseball rosa regalata dalla Federazione Italiana Baseball & Softball a tutte le partecipanti». E anche una cartolina con la foto di una statua di Venere, ribattezzata “La venere del Foro”, recentemente ritrovata nel bosco davanti all’Aula Bunker al Foro Italico, con la quale potranno partecipare al concorso creativo “Racconta la tua Venere”.
Il progetto è sostenuto dalla Commissione delle Elette di Roma Capitale e prevede anche una serie di iniziative a carattere culturale legate alla corsa. Ieri (giovedì 20 gennaio), ad esempio, si è tenuto un concerto di musica barocca del gruppo “Camerata Artemisia Gentileschi”, che deve il suo nome alla pittrice che 400 anni fa non ebbe paura di denunciare il suo stupratore. I fondi raccolti sono stati devoluti all’associazione Arcobaleno della Speranza per la lotta alla leucemia.
Spazio anche alle due ruote: l’edizione di quest’anno della Corsa di Miguel si apre alle biciclette con percorsi di 75 chilometri (per i tesserati cicloturisti e cicloamatori) e di 8 chilometri (la “Ciclopedalata”, aperta a tutti).
21 gennaio 2011