L’invito a confidare nella potenza del bene
Il Signore ci esorta alla calma e alla pazienza, ci aiuta a considerare l’inconsistenza del male di Marco Frisina
Spesso in un giardino ben seminato, con fiori e piante stupende, le erbacce, cresciute improvvisamente, con un rigoglio a volte eccessivo, vengono a turbare la bellezza delle aiuole e delle piante fiorite. A volte queste erbacce hanno un tale vigore da crescere più delle altre, arrivando a soffocarle e addirittura a farle morire. La cautela nell’estirparle è d’obbligo e, se si tratta di un campo di grano, necessaria per non correre il rischio di tirar via gli steli di grano e l’erbaccia che vi è cresciuta accanto. Il bene e il male crescono spesso uno accanto all’altro, a volte sembrano intrecciare i loro rami e questo ci turba profondamente perché ci fa sentire impotenti nell’agire in soccorso del bene; ci sentiamo vinti dall’imperversare violento del peccato e siamo turbati dal consenso che riceve, fino a farci desistere dall’impegno e dalla testimonianza. Il Signore ci invita alla calma e alla pazienza, ci chiede di non abbandonare il nostro lavoro ma di confidare nella potenza del bene e dall’altra ci fa considerare l’inconsistenza del male che Dio ha già destinato alla perdizione.
20 luglio 2008