Un film per il 140° delle Figlie di Maria Ausiliatrice
La congregazione salesiana festeggia con una pellicola dedicata alla cofondatrice Maria Domenica Mazzarello una storia iniziata nel 1872: “Maìn: la casa della felicità”. Il 4 maggio la prima al Parco della Musica di R. S.
“Maìn: la casa della felicità” è il titolo del film dedicato a suor Maria Domenica Mazzarello (1837-1881), cofondatrice dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, che sarà presentato in prima assoluta il 4 maggio alle 20.30 all’Auditorium Parco della Musica (viale Pietro de Coubertin 30). L’occasione: il 140° anniversario della congregazione femminile salesiana.
Negli anni in cui si realizzava l’unità d’Italia, Maìn – nome con cui era chiamata la santa – lascia il lavoro nei campi e trova la sua missione nell’educare le giovani donne. Nel 1872, con 10 compagne, dà inizio all’attività dell’Istituto, che oggi conta 13.382 suore e 271 novizie, in 94 nazioni dei 5 continenti.
La pellicola, spiega suor Caterina Cangià, impegnata da tre anni nella realizzazione della sceneggiatura, «racconta la storia di suor Maria Domenica, una contadina semianalfabeta decisa fin dalla giovane età a seguire Gesù. Ma – aggiunge la religiosa – è la fede la vera protagonista del film: una fede semplice, ereditata in famiglia, cresciuta sotto la guida del parroco e giunta a maturazione dopo l’incontro con San Giovanni Bosco».
Il suo direttore spirituale, don Pestarino, così scriveva di lei a quest’ultimo: «Non sa quasi scrivere e poco leggere, ma parla così fine e delicata che sovente si direbbe ispirata dallo Spirito Santo». È anche per questo motivo, sottolineano le promotrici dell’iniziativa, «che il suo carisma e la proposta spirituale che ne scaturì, ben 140 anni fa, mantengono ancora intatto il loro valore».
Per la lavorazione del film la produzione si è avvalsa della partecipazione di attori professionisti nei ruoli principali, «per dare la giusta visibilità alla pellicola», ma anche «di attori più giovani e praticamente sconosciuti per le parti secondarie». Questi ultimi, spiega suor Caterina, «partecipano alle attività dell’associazione culturale no profit “La Bottega d’Europa”, fondata dalla nostra congregazione». Gaia Insenga veste i panni della santa, mentre Paolo Civati quelli di don Bosco; la regia è di Simone Spada e la fotografia è firmata da Alessandro Pesci, Nastro d’Argento 2011 per il film di Nanni Moretti “Habemus Papam”.
30 aprile 2012