A Castel Sant’Angelo le opere ritrovate dalle Forze dell’Ordine
Dipinti di Botero, Tiepolo e Guercino nella mostra “Arte forza dell’Unità. Unità forza dell’Arte”, che rinnova l’appuntamento con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico di Francesca Romana Cicero
Il titolo della mostra allestita nelle sale del primo livello di Castel Sant’Angelo “Arte forza dell’Unità. Unità forza dell’Arte” trae in inganno il visitatore comune che, convinto d’imbattersi nell’ennesima esposizione celebrativa dei 150 anni della proclamazione dell’unità d’Italia, ormai pago esteticamente e umanamente dei ripetuti festeggiamenti, potrebbe declinare l’offerta. In realtà si tratta di un’esposizione – promossa dal Centro europeo per il Turismo, Sport e Spettacolo – che rinnova il tradizionale appuntamento con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, operato grazie ai felici ritrovamenti delle Forze dell’Ordine, a cui va tutta la nostra gratitudine, di opere trafugate o disperse.
Azione di tutela e salvaguardia intrapresa, nel presente e nel passato, con la stessa dedizione e determinazione anche da figure speciali di Soprintendenti, quali Palma Bucarelli (alla Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea di Roma) o Pasquale Rotondi (nelle Marche) che preservarono opere d’arte da distruzioni e saccheggi nazisti durante il secondo conflitto mondiale, ciascuno con i propri mezzi e stili di vita. Di entrambi si traccia un breve profilo proprio attraverso alcune delle opere da essi salvate: la prima visse all’unisono con la sua Galleria, il secondo – come ha ricordato il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, usando le parole di Giulio Carlo Argan, amico e collega del Soprintendente – fu «un intellettuale che amava servire la cultura piuttosto che servirsene».
Le opere in mostra, dunque, sono eterogenee ed accompagnate da didascalie e pannelli (in lingua italiana ed inglese) che introducono in modo semplice, ma chiaro, le diverse sezioni, suggerendo per grandi linee la storia della legislazione della tutela del patrimonio artistico italiano. Tra le opere ricordiamo la scultura “Il gatto” di Botero, il dipinto “Il pianto” capolavoro della tarda maturità di Boldini, “La Trasposizione della S. Casa a Loreto” del Tiepolo, etc.
Ancora per pochi giorni è esposto al pubblico, nella Sala delle Colonne del Castello – sede che è stata ritenuta idonea per esprimerne le valenze espressive e concettuali –, il dipinto “Marte Furibondo ritenuto da un Amorino” del Guercino. Il dipinto, attribuibile a una fase matura di questo pittore della scuola bolognese, sottratto all’oblio del collezionismo internazionale e del generale disinteresse per l’arte del Seicento, ritrae la grande figura armata del dio della guerra che si staglia su uno sfondo di cielo offuscato dai fumi delle polveri esplose. Dio che tuttavia, bandita la guerra, avanza verso un’invisibile Venere.
“Arte forza dell’Unità. Unità forza dell’Arte” c/o Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello, 50. Fino all’11 settembre 2011. Catalogo: De Luca Editori d’Arte. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 19.30; chiuso il lunedì. Biglietto: 8,50 euro. Informazioni: tel. 066819111.
7 giugno 2011