10 aprile, Giornata per l’Università Cattolica. Il Messaggio della Cei
Diffuso il testo della presidenza dei vescovi italiani. Al centro la formazione dei giovani, «il più importante investimento per il futuro»
“Nell’Italia di domani io ci sarò”. Questo il tema della 92ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che sarà celebrata domenica 10 aprile., alla quale è dedicato il Messaggio della presidenza Cei diffuso ieri, 8 marzo. «La formazione delle nuove generazioni – si legge nel testo – è il più importante investimento che un Paese possa fare per il suo futuro», come l’Italia ha fatto «dalla fine della seconda guerra mondiale ai nostri giorni», garantendo sviluppo e benessere alle ultime generazioni. «Ma da qualche anno – osservano i vescovi – si registrano segnali di affaticamento e stanchezza, con ritardi e fenomeni involutivi».
A preoccupare sono soprattutto «le criticità sempre più marcate che emergono nell’ambito universitario e dell’alta formazione professionale con vistosi cali di iscrizioni in molti atenei e perdita di interesse da parte delle famiglie e di ampie fasce della popolazione giovanile verso la formazione come strumento di crescita personale e di acquisizione di conoscenze da spendere nel campo lavorativo». La Chiesa italiana guarda «con preoccupazione a questo momento di difficoltà del Paese e sente l’urgenza di farsi vicina ai giovani per aiutarli a non perdere la speranza e ad investire le loro energie in percorsi di autentica crescita umana, spirituale, culturale e professionale». La formazione, per i presuli, «è la via maestra per garantire loro una ricca crescita personale, per renderli protagonisti del futuro e capaci di contribuire al bene del Paese».
«Creatività ed entusiasmo», per la presidenza Cei, sono le risorse con le quali le nuove generazioni sono «desiderose» di contribuire al futuro del Paese. «Anche l’Università Cattolica c’è e si pone con rinnovato impegno al loro fianco. Anche le comunità ecclesiali devono esserci, a fianco dei giovani e dell’Università Cattolica, rinnovando e possibilmente rafforzando, con modalità adeguate alle esigenze del nostro tempo, quel rapporto di reciproca stima e sostegno che fin dai suoi inizi lega l’ateneo ai cattolici italiani».
9 marzo 2016