A San Paolo la prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia
Appuntamento dal 15 al 17 novembre. Oltre mille tra delegati e vescovi a confronto sui Lineamenti che porteranno allo Strumento di lavoro, in vista della seconda assise, nel 2025
Circa mille delegati e vescovi si ritrovano nella basilica di San Paolo fuori le mura, nella prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Da oggi, 15 novembre, fino a domenica 17 si confronteranno sui Lineamenti (il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche) per poi giungere allo Strumento di lavoro, in vista della seconda Assemblea sinodale in programma, sempre a Roma, dal 31 marzo al 4 aprile 2025.
Secondo quanto stabilito dal Regolamento, informano dalla Cei, compongono l’Assemblea i vescovi, i referenti diocesani, i componenti del Comitato del Cammino sinodale, i direttori degli Uffici e Servizi della Segreteria generale della Cei, insieme ad alcuni esperti e invitati. Le diverse delegazioni diocesane (uguali per entrambe le Assemblee) sono guidate dal vescovo locale e formate da un numero di referenti proporzionale a quello degli abitanti, per un totale di 875 delegati.
Alla prima Assemblea sinodale sono presenti, tra delegati e vescovi, 943 persone, di cui 4 cardinali, 170 vescovi, 4 padri abati, 238 sacerdoti, 6 diaconi, 37 religiose e religiosi, 210 Laici, 274 laiche. In totale 641 uomini e 302 donne. Alla sessione inaugurale partecipano sette rappresentanti di Chiese cristiane in Italia, dato che la preghiera iniziale ha una connotazione ecumenica. Sono invitati anche alcuni esponenti dei mondi della cultura, dell’economia e della politica.
L’Assemblea si apre nel pomeriggio di oggi con gli interventi del cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi e di Erica Tossani, della presidenza del Comitato nazionale del Cammino sinodale. La relazione principale è affidata al presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale Erio Castellucci. Sarà invece Pierpaolo Triani, della presidenza del Comitato, a presentare le modalità di lavoro.
La giornata di sabato 16 sarà dedicata al confronto nei tavoli sinodali. Alle 15 è prevista la Lectio sull’icona biblica scelta per la “fase profetica” (Atti degli Apostoli 1,8.12-14; 2,1-13) a cura di don Dionisio Candido, responsabile dell’Apostolato Biblico della Cei, mentre alle 18.30 è in programma la celebrazione dei Vespri, quindi la Preghiera per le vittime di abusi. Domenica 17, dopo la presentazione dei lavori dei tavoli sinodali, Zuppi e Castellucci concluderanno l’incontro, affidando quanto emerso alle diocesi. Alle 12.30 è in programma la celebrazione eucaristica.
Al cuore della prima Assemblea sinodale, spiegano dalla Cei, c’è il lavoro sui Lineamenti: «Il testo si apre con una lunga premessa che ripercorre le fasi “narrativa” e “sapienziale”, presentando i primi frutti della “fase profetica”, alla luce della visione ecclesiologica del Concilio Vaticano e della ricezione delle prospettive conciliari da parte del magistero petrino e delle Chiese in Italia. I capitoli si articolano attorno a tre nuclei: il rinnovamento della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione alla fede e alla vita; la corresponsabilità». Il tutto «nell’orizzonte missionario, nello stile della prossimità. Il documento traccia le condizioni di possibilità perché le comunità ecclesiali siano più snelle, più missionarie e più accoglienti. In quest’orizzonte, si è delineata la necessità di operare sul terreno della cultura e dei linguaggi, nell’ambito dell’iniziazione cristiana e della formazione, sul versante della corresponsabilità e della trasparenza».
Due le attenzioni particolari: alle vittime di abuso e ai poveri. In vista della IV Giornata nazionale che la Chiesa in Italia celebra il 18 novembre, sabato pomeriggio è in programma, infatti, la preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. Quest’anno la Giornata ha per tema “Ritessere la fiducia” e i materiali per l’animazione, che si prestano ad essere utilizzati anche lungo l’anno per momenti di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e da familiari di vittime. Nella serata di sabato, alle 21, i delegati parteciperanno ad alcuni momenti di riflessione e testimonianza curati da Caritas Roma: «Saranno presentati progetti a favore degli ultimi che raccontano una Chiesa accogliente e vicina alle necessità di tutti, specialmente dei più poveri».
15 novembre 2024