A Santa Maria dei Miracoli i 100 anni dei Betharramiti

Il cardinale Vallini celebrerà l’anniversario con una Messa nel corso della quale si ricorderà anche l’evento del 1525 che ispirò il nome della chiesa

Il cardinale Vallini celebrerà l’anniversario con una Messa nel corso della quale si ricorderà anche l’evento del 1525 che ispirò il nome della chiesa

Era il 20 giugno del 1525 quando una donna, vedendo annegare il suo bambino tra le acque del Tevere, invocò un’immagine della Madonna dipinta lungo gli argini del fiume. La Vergine Maria esaudì le preghiere della madre e salvò il piccolo. Un evento straordinario che portò, nel 1675, alla costruzione del santuario di Nostra Signora dei Miracoli in piazza del Popolo, che da cento anni ospita la congregazione dei padri del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram.

Sono passati 490 anni da quel miracolo ma ancora oggi il ricordo è ancora vivo e presente. Domani infatti, sabato 20 giugno, il cardinale vicario Agostino Vallini si recherà in visita alla Chiesa della Madonna dei Miracoli e celebrerà la santa Messa per commemorare la grazia della Vergine e festeggiare, allo stesso tempo, il centenario della presenza dei Betharramiti. Due ricorrenze lontane nel tempo e nel luogo ma unite da una storia comune.

«Siamo qui a piazza del Popolo dall’aprile del 1915 – racconta il rettore di santa Maria dei Miracoli, padre Natale Re – e per la nostra congregazione essere destinati in questa chiesa è stato un passo provvidenziale in quanto esiste un fortissimo legame con il santuario di Nostra Signora di Bétharram, culla della nostra congregazione. Il miracolo che avvenne qui a Roma, sulle rive del Tevere, richiama infatti un altro miracolo della Beata Vergine che si verificò sulla sponda del fiume Gave, a Bétharram in Francia. Anche lì, infatti, una fanciulla che stava per annegare vide apparire la Madonna che la trasse in salvo».

Due miracoli simili che fanno da fil rouge alla storia dei Betharramiti, nati nel 1838 ad opera del sacerdote diocesano San Michele Garicoïts che volle venire incontro alle esigenze pastorali del tempo. «Lo scorso 25 aprile – dice padre Natale Re – abbiamo celebrato un convegno dedicato alla nostra presenza nel santuario e più in generale nei santuari nel mondo dove portiamo avanti la nostra opera. Nei primi anni successivi la fondazione ci siamo dedicati principalmente alla scuola, alle missioni e all’assistenza dei giovani. Poi la nostra missione è cambiata secondo le necessità dei tempi perché il nostro carisma si rifà al Verbo incarnato: “eccomi Padre per fare la Tua volontà”. Ovvero: “eccomi, sono la serva del Signore”. Ed anche oggi siamo qui per offrire la nostra disponibilità alle esigenze pastorali contemporanee».

19 giugno 2015