Anche dalle famiglie di Aibi – Amici dei bambini arrivano gli auguri al nuovo esecutivo, che ha giurato ieri, 5 settembre, nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella. A dare loro voce è il presidente Marco Griffini, che si rivolge in particolare al neo ministro della Famiglia Elena Bonetti, che «di lavoro da fare ne avrà moltissimo – osserva -. A partire da quell’adozione internazionale che è stata per troppi anni l’orfana da accogliere della politica italiana». Per rilanciarla, prosegue il presidente Aibi ribadendo una posizione già espressa più volte, «urge anche un pieno riavvio del suo motore, la Cai-Commissione adozioni internazionali, trascurata per troppo tempo». L’auspicio di Aibi è che, «a differenza di quanto avvenuto con il precedente esecutivo, il presidente Conte voglia delegare, come era consuetudine una volta, la presidenza della Commissione al ministro della Famiglia. Il premier, con tutti gli impegni a suo carico, non ha infatti potuto in quest’ultimo anno prendersi cura di una Cai che avrebbe necessitato invece di attenzioni particolari».

Esprimendosi, più in generale, sul programma in 29 punti del Conte bis, Griffini aveva già ieri puntato il dito contro una «sparizione inquietante»: quella della riforma dell’affido, che invece compariva in un precedente documento programmatico. «Peccato – le parole del presidente Aibi -. Si tratta di un’occasione persa. Speriamo – conclude – che il nuovo governo, cui vanno i nostri auguri per un buon lavoro, si dimostri, nonostante questo poco promettente incidente, attento ai temi della famiglia e dell’infanzia in difficoltà. Noi, come consuetudine, non cesseremo la nostra funzione di pungolo in tal senso, perché tante sono le cose da fare e, soprattutto nel campo dell’adozione internazionale, tanto è stato il tempo sprecato».

6 settembre 2019